PIERO PIRACCINI


Stupidità e criminalità. Niente di nuovo

In fondo non è cambiato molto. Sì, i personaggi sono diversi, ma la sostanza non cambia. Le divisioni attraversano molte componenti minoritarie della sinistra politica italiana. Risultato? Milioni di elettori arrabbiati e/o sfiduciati si gettano nelle braccia della pura protesta e dell’astensione.

Terremoti e guerre, la Marcia e la Costituzione

quali domande porre a una politica da troppo tempo così afasica sui temi posti dalla Marcia? Che non sono solo il binomio pace/guerra, ma anche le disuguaglianze e la cura della terra. A ogni terremoto le immagini mostrano persone che ripetono: sembra di essere in guerra.

Cercare un’altra strada

Occorrerebbe una politica attenta di cui si vedono deboli tracce. Perché c‘è sempre dell’altro cui riservare le priorità.

A Sofri, e non solo a lui, gli scappa la guerra

Non è la prima volta che Adriano Sofri invoca l’attacco di terra, se le bombe si mostrano inefficaci. Lo fece ai tempi dell’ex Jugoslavia e lo fa adesso parlando di Mosul.

Dario Fo, un prosciutto e una Marcia della Pace

E’ trascorso poco meno di mezzo secolo da quando ho incontrato per la prima volta Dario Fo. In una delle tante case del popolo che, allora, facevano la cultura di un paese.

Ma a che serve camminare per la pace?

Come sosteneva Norberto Bobbio: “ se serve acqua e tutti i contadini del mondo fanno una danza della pioggia, non è detto che piova davvero, ma se tutti i cittadini del mondo partecipano a una marcia per la pace, allora è certo: le guerre finiranno”.

Io voglio la pace. Io c’entro

In queste ore in molte parti d’Italia sono esauriti i pullman per recarsi il 9 ottobre alla PerugiAssisi, alla 21° edizione della Marcia della Pace, tacita risposta alle parole accorate di Aldo Capitini che 55 anni fa chiedeva “a ognuno di fare qualcosa”.

Ritrovata unità

La Marcia che Capitini ideò oltre 50 anni fa e che torna il prossimo 9 ottobre riunisce intorno ai suoi temi principali l’intera galassia del movimento pacifista italiano, istituzionale e non.

Una minoranza potrà dichiarare guerra

Dopo aver frantumato la Libia, la sempre più probabile nuova guerra potrà essere decisa da un Parlamento che rappresenta una minoranza d’italiani.

La carta geografica

Se unisci i conflitti in corso, la linea che deriva è quella che divide il nord dal sud del mondo, il vero muro che divide il pianeta.

A proposito di un test nucleare

Preoccupa il test nucleare sotterraneo che, come afferma il dittatore dall’improbabile taglio di capelli, la Corea del Nord ha eseguito i giorni scorsi.

Terrorismo e doppiogiochismo

Pochi anni fa ho compiuto un bel viaggio da Roma a Cesena con Antonio Gambino, giornalista cofondatore dell’Espresso, di recente scomparso, invitato da La parola a presentare il libro Esiste davvero il terrorismo?