Terra promessa: siamo al “non ancora”?
Vicende tragiche ed intricate affondate nel tempo che solo la ragionevolezza di leader illuminati potranno risolvere. Obama? Si vedrà. Per ora, le poche frasi ed i molti silenzi non consentono troppe speranze.
Vicende tragiche ed intricate affondate nel tempo che solo la ragionevolezza di leader illuminati potranno risolvere. Obama? Si vedrà. Per ora, le poche frasi ed i molti silenzi non consentono troppe speranze.
E’ tempo di difficili scelte perché occorre rispondere alle esigenze di cittadini sempre più impoveriti da un sistema economico ingiusto che non si merita di dare in base ai bisogni anzi si comporta esattamente al contrario visto che auto e barche di lusso non vedono alcuna crisi.
"Tuttavia un dubbio sorge: se la situazione è così pericolosa che occorre una grande mobilitazione di popolo per salvare l’Italia, perché non organizzare tutte le forze che condividono questa necessità, anche se la strategia su alcuni punti può non essere la stessa? Qualunque provvedimento dovrà essere sostenuto da almeno il 51% dei proponenti per essere attuato, perciò dove si arriverà mai se, anziché costruire alleanze più larghe, si recidono quelle esistenti politicamente naturali? Fra alcuni mesi si tornerà a votare: un nuovo splendido isolamento sarà un aiuto a chi vuole affossare completamente la nostra Costituzione. Il recente passato lo insegna".
“Cosa sta succedendo oggi nel mondo dell’informazione? Le illusioni necessarie devono essere inserite nella testa della gente con mezzi raffinati, creando scenari credibili con l’aiuto dei media”. Il commento di Piero Piraccini.
"Alcune fotografie apparse questi giorni, più di ogni parola, riescono a descrivere la nostra (povera) Italia".
"In questi giorni si sono viste candidature stravaganti perchè impensate… Nella stravaganza non c’è stato posto per una o più persone che si siano distinte perché in questi anni di guerre hanno detto e praticato la nonviolenza"
Si sono resi necessari ben 363 anni per poter udire queste parole: “Ebbe, purtroppo, molto a soffrire da parte di uomini e organismi della Chiesa”. E’ Giovanni Paolo II che parla di Galileo mentre commemora il centenario di Einstein, nel 1979.
Piero Piraccini del Centro per la pace di Forlì-Cesena ripercorre il percorso che ha condotto alla Marcia, e lancia una nuova sfida: "Si potrà prescindere dalla radicalità della pace?".