Derive ed antidoti


Piero Piraccini


“Cosa sta succedendo oggi nel mondo dell’informazione? Le illusioni necessarie devono essere inserite nella testa della gente con mezzi raffinati, creando scenari credibili con l’aiuto dei media”. Il commento di Piero Piraccini.


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Derive ed antidoti

Con preoccupazione ci si chiede cosa sta succedendo. Ci viene in aiuto il linguista statunitense Noam Chomsky secondo cui nei regimi democratici le illusioni necessarie non possono essere imposte con la forza. Devono essere instillate nella testa della gente con mezzi raffinati, creando scenari credibili con l’aiuto dei media tale che la disinformazione inventa una storia più credibile della realtà.
Un esempio. L’informazione sulla guerra nell’ex Yugoslavia fu appaltata ad un’agenzia il cui responsabile, James Harff, disse che il suo mestiere era quello di disseminare informazioni per ottenere le tesi più favorevoli alla causa del governo/cliente, senza curarsi del loro contenuto, perché “non siamo pagati per fare della morale”. L’inconscio collettivo creerà un pregiudizio sui cattivi tale perciò la guerra sarà accettata perché servirà a proteggere i buoni. E sarà chiamata “umanitaria”.
Ammoniva Primo Levi: ”Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente con il terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine”.
Non sembra l’oggi? E’ l’opera dell’attuale governo, del suo capo in primis, al quale per mesi e mesi il principale partito d’opposizione, il PD, ha riservato rispetto ed un’aria di complice intesa anche al prezzo di scaricare Prodi (era a Cesena alcuni giorni fa, accolto da chi –sono passati pochi mesi- ha condotto una campagna elettorale ferma su un principio: dimenticarlo) mentre fuori, intanto, si svolgeva una guerra tra poveri e contro Rom, accettata se non cercata da una società sempre più inferocita. Mentre una ventata razzista (e fascista), fomentata da menzogne di Stato che descrivono un’Italia in balia di rumeni e d’extracomunitari violenti, sta attraversando l’Italia e rischia di consolidarsi.
(Se fosse adottata la stessa diligenza a descrivere le quotidiane corruzioni, ruberie e frodi fiscali che impoveriscono gli italiani, o le quotidiane morti sul lavoro e lo sfruttamento di operai forzatamente clandestini per poterli ricattare da parte di imprese legate ad organizzazioni criminali, forse cambierebbero le percezioni della sicurezza).
Oggi il Segretario del PD afferma che i metodi antidemocratici di Berlusconi non dovranno consentirgli di diventare Capo dello Stato. Oggi. Perché ieri, invece, la sua storia di plurimputato e di pluriprescritto, la sua avversione alla Costituzione fino a svuotarla sia violando quotidianamente il basilare principio d’eguaglianza sia disertando il 25 Aprile, il suo plauso all’ ”eroe” Mangano ancorchè ergastolano per omicidi di mafia, non costituivano motivazioni ostative.
Non diversamente esaltante, nella trascorsa estate, si è rivelata l’esibizione dei partiti della sinistra sconfitta alle elezioni. Congressi asfittici e rissosi che anziché rafforzare quello che con fatica era stato costruito con la Sinistra Arcobaleno, hanno finito per produrre ulteriori divisioni che potranno appassionare gli addetti ai lavori non certo la sinistra che, pur frastornata da tanta insipienza, esiste ancorché non rappresentata in Parlamento, e prova a riorganizzarsi.  
Sarà interessante vedere cosa produrrà la manifestazione unitaria della sinistra, l’11 ottobre, e quella del PD, il 25.
Sconcertante, parimenti, il Papa che dopo la formazione di questo governo dice che si respira un’aria nuova. Forse per l’intravista possibilità di potenziare la scuola privata con finanziamenti pubblici. Previsione azzeccata dato il plauso della ministra ombra Garavaglia alla richiesta del Papa di parità alle scuole paritarie con quelle di Stato. E si vede quale aria nuova si respira se non passa giorno senza atti di razzismo verso chi è altro da noi. C’è da chiedersi in quale mondo vive. Domanda rafforzata visto il solitario passeggio nei giardini vaticani con a fianco Bush, l’uomo che con la menzogna ha portato la guerra all’Iraq, distruggendolo dalle fondamenta. Non molto dissimile dalla guerra in Afghanistan con la presenza di soldati italiani ormai identificati come forza occupante responsabile di quotidiani eccidi fra la popolazione civile che, una volta sterminata, cambia nome e diventa talebana.
Non sembri un’altra storia ma, invece, giova ricordare che giusto 60 anni fa furono approvate la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana, e che l’Europa ha dedicato quest’anno al Dialogo Interculturale.
Non è un’altra storia perché i principi cui quelle date s’ispirano possono costituire gli opportuni antidoti alle derive descritte.  
Le scorse settimane, al Centro per la Pace di Cesena, si sono illustrati e dibattuti i temi di queste ricorrenze, assieme a diversi insegnanti degli istituti superiori della città. Fra alcuni mesi un centinaio di studenti andrà a far visita al campo di Auschwitz. Dove chi affermava che Dio è con noi aveva scritto che Il lavoro rende liberi. Ma quello non era un dio né quel lavoro rendeva liberi.   

Piero Piraccini

6 ottobre 2008

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