Modelli economici più inclusivi e giusti


L'Osservatore Romano


A un gruppo di imprenditori il Papa chiede di rispondere ai bisogni di poveri ed emarginati. Leggi il discorso.


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C’è «bisogno urgente di più inclusivi e giusti modelli economici». Lo ha ricordato Papa Francesco agli imprenditori partecipanti al Fortune-Time Global Forum sul tema «La sfida del ventunesimo secolo: creare un nuovo patto sociale», ricevuti in udienza nella mattina di sabato 3 dicembre, nella Sala Clementina.

Nel suo discorso il Pontefice ha invitato a puntare «l’attenzione sulla piaga dei poveri e dei rifugiati, che così spesso sono dimenticati dalla società». Quando «ignoriamo il grido di tanti nostri fratelli e sorelle in ogni parte del mondo — ha spiegato — non solo neghiamo loro i diritti e i valori che hanno ricevuto da Dio, ma anche rifiutiamo la loro saggezza e impediamo a essi di offrire al mondo i loro talenti, le loro tradizioni e le loro culture». Ecco perché «questi comportamenti accrescono la sofferenza dei poveri e degli emarginati, e noi stessi diventiamo più poveri, non solo materialmente, ma moralmente e spiritualmente».

Il Papa ha denunciato in particolare lo stato di «inquietudine» che caratterizza il mondo di oggi, dove «la disuguaglianza tra i popoli continua a crescere e molte comunità sono direttamente colpite dalla guerra e dalla povertà o dalla partenza forzata di migranti e profughi». In questa situazione «la gente vuole far sentire la propria voce ed esprimere le proprie preoccupazioni e paure; vuole dare il proprio legittimo contributo alle comunità locali e alla più vasta società, e beneficiare delle risorse e dello sviluppo troppo spesso riservati a pochi». Ecco perché è necessario dar vita a «una conversione istituzionale e personale: un cambiamento del cuore che conferisce il primato alle più profonde espressioni della nostra comune umanità, delle nostre culture, delle nostre convinzioni religiose e delle nostre tradizioni». Si tratta di un rinnovamento, ha chiarito il Papa, che «non deve avere a che fare semplicemente con l’economia di mercato»: la sfida è quella di «rispondere ai livelli globali di ingiustizia promuovendo un senso di responsabilità locale, anzi personale, in modo che nessuno venga escluso». Con la consapevolezza che «il rinnovamento, la purificazione e il rafforzamento di solidi modelli economici dipende dalla nostra personale conversione e generosità verso i bisognosi».

Fonte: http://osservatoreromano.va/it

3 dicembre 2016

LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA

Discorso di Papa Francesco agli imprenditori, 3 dicembre 2016

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