Messaggio del Presidente Sergio Mattarella


La redazione


Vivo apprezzamento per l’iniziativa che intende trasformare luoghi-simbolo della guerra in spazio di riflessione e confronto su convivenza, giustizia sociale, cooperazione, coesistenza pacifica dei popoli.


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TELEGRAMMA

 

Signor Flavio Lotti

Direttore Coordinamento nazionale

degli Enti Locali per la Pace e i Diritti umani

Via della Viola, 21

06122   Perugia

 

Gentile direttore,

rivolgo a lei e a tutti i partecipanti al “Meeting per la pace” un saluto caloroso, unito al vivo apprezzamento per la vostra iniziativa che intende trasformare nelle giornate di oggi e domani alcuni luoghi-simbolo della guerra in uno spazio di riflessione e di confronto sulla convivenza, la giustizia sociale, la cooperazione tra gli Stati, la coesistenza pacifica dei popoli.

 

La Grande guerra fu un’immane tragedia per l’Europa e per l’umanità. E le trincee che i giovani visiteranno nel corso della manifestazione sono state teatro di disperazione e lutti, oltre che di abnegazione e di eroismo personali. Dobbiamo fare memoria della nostra storia per affrontare con maggiore coscienza il nostro futuro.

 

Ma sono proprie le vicende del Novecento, e poi l’interdipendenza nella società globale di oggi, a chiederci di tracciare e di percorrere con impegno le vie della pace. La pace è una grande speranza, ma è anche una necessità. Essere costruttori di pace è nel nostro tempo una qualità che ci viene richiesta come cittadini, come persone che vogliono essere protagoniste del proprio domani. Non c’è democrazia che possa sopravvivere alla violenza e alla sopraffazione, alla logica del nemico e del conflitto insanabile. La fratellanza e la concordia sono valori morali e civili che una comunità deve saper trasmettere e che ogni agenzia educativa deve saper porre a tema.

Con questi auspici invio a Lei, agli organizzatori del Meeting, ai rappresentanti delle istituzioni e a tutti i partecipanti, il mio più cordiale augurio di buona riuscita dell’iniziativa

 

                                                                                                 

Sergio Mattarella

 

Roma, 17 aprile 2015

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