Essere costruttori di pace vuol dire prendersi cura l’uno dell’altro!


La redazione


Il Messaggio del Presidente del Parlamento Europeo alla Marcia PerugiaAssisi 2021.


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Sassoli

Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità

Domenica 10 ottobre 2021

Messaggio del Presidente del Parlamento Europeo

David Sassoli

Flavio LOTTI,
Comitato Promotore Marcia Perugia-Assisi
via della Viola, 1 06100 – Perugia
ITALIA

Gent.mo Flavio Lotti,

desidero, tramite Lei, rivolgere un caloroso saluto alle autorità e alle istituzioni presenti, agli amici del Sacro Convento e, ovviamente, a tutte le cittadine e i cittadini che ogni giorno camminano sui sentieri della pace e dell’impegno civile.

Mi dispiace non essere con voi oggi ma desidero ringraziarVi per avermi invitato anche quest’anno alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Questa grande manifestazione, giunta alla sua 60esima edizione, rappresenta da sempre una straordinaria testimonianza di speranza e al tempo stesso un luogo di responsabilità collettiva.

In questo momento storico, dopo mesi segnati da una pandemia che ha sconvolto il mondo, è fondamentale riscoprire l’importanza delle relazioni umane, del confronto reciproco e della nostra interdipendenza.

Questa stagione ci ha insegnato, infatti, che “tutto è connesso” e che non è possibile affrontare le emergenze dei nostri tempi in solitudine. Essere costruttori di pace oggi vuol dire “prendersi cura” l’uno dell’altro e, soprattutto, impegnarsi a ridurre quelle disuguaglianze che persistono nelle nostre società.

Per queste ragioni è quanto mai urgente rafforzare la nostra coesione europea e investire nel valore della comunità, perché in fondo è la fratellanza la base dell’“amicizia sociale”, l’unica che riesce a coniugare i diritti con la responsabilità per il bene comune.

Le nostre generazioni hanno avuto il privilegio di vivere in Europa il più lungo periodo storico in assenza di guerre e la nostra unità è stata il contesto nel quale hanno potuto fare esperienza di pace e cooperazione e sono riuscite a costruire un modello che ha favorito il progresso nei diritti sociali e civili.

Ma non basta l’assenza di guerra. L’Europa deve dimostrarsi capace di diventare uno strumento di pace, un progetto per il bene di tutti, capace di proteggere le persone, sostenere le imprese, investire nell’uguaglianza, nel progresso sociale e nel benessere economico. Tutto questo dobbiamo declinarlo in iniziative concrete perché se i migranti continueranno ad annegare nel Mediterraneo, i profughi ad essere rifiutati, i bambini a morire per mancanza di cure, come potremmo dire che questo spazio unico di libertà e democrazia sia un modello utile ad un mondo più giusto?

Questo tempo ci dice che dobbiamo avere più coraggio e che è nell’interesse dei nostri cittadini rafforzarci insieme. Come sapete, siamo di fronte ad una enorme trasformazione ecologica e digitale che cambierà nel profondo il nostro modo di essere e i nostri stili di vita. Non vogliamo tornare al mondo di prima e soprattutto non possiamo costruire una società più equa se non aggiustiamo i danni che abbiamo causato al pianeta e all’ambiente in cui viviamo. Grazie ai giovani e a tutti coloro che ogni giorno ci ricordano le nostre responsabilità!

Per queste ragioni è fondamentale mettere le persone al centro del dibattito. Come diceva San Tommaso D’Aquino il bene comune è di tutti e di ciascuno e dunque, lavorare per questo fine vuol dire esercitare in pienezza la propria cittadinanza; significa rafforzare la democrazia, investire nella qualità della vita e impegnarsi a lasciare alle nuove generazioni un futuro più giusto e più sostenibile.

In questo momento abbiamo tante Marce da percorrere, tante sfide da affrontare insieme. Dobbiamo sviluppare la nostra capacità di “cura” in tutti i modi e a tutti i livelli e, come ci invita a fare Papa Francesco, sentire con forza la necessità di “pensare e agire in termini di comunità”.

Vi ringrazio, buon lavoro e buona Marcia a tutti!

David Maria SASSOLI
Presidente del Parlamento europeo
Bruxelles, 9.10.2021

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