L’informazione non si fa mettere il guinzaglio: sabato 19 settembre manifestazione a Roma


Federazione Nazionale della Stampa Italiana


La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana invita tutti a partecipare alla “manifestazione civica” per la libertà dell’informazione. L’ultima vittima è l’Unità.


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L'informazione non si fa mettere il guinzaglio: sabato 19 settembre manifestazione a Roma

“La Segreteria della Federazione nazionale della Stampa Italiana ha deliberato oggi di proporre alle  forze sindacali e sociali di tenere sabato 19 settembre prossimo a Roma una “manifestazione civica”  per la libertà dell’informazione, difendendola da ogni tentativo di depotenziarne la funzione  costituzionalmente garantita e di indurre silenzi non dovuti.  C’è un allarme che sta diventando molto alto nel Paese. Non è la prima volta che è stata necessaria  la mobilitazione anche contro governanti di segno diverso da quello attuale, ma oggi si sta vivendo  una fase di grande delicatezza con attacchi senza precedenti.

Non solo disegni di legge bavaglio ma  anche azioni forti in sedi giudiziarie e manifestazioni pubbliche che hanno l’oggettivo risultato di  costituire una minaccia per chi fa informazione ritenuta non gradita.  L’informazione non si farà mettere il guinzaglio. Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del  lavoro ed alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo.

C’è bisogno urgente di riassumere e promuovere la consapevolezza piena della funzione  dell’informazione quale pilastro di ogni democrazia; una funzione che è anche politica ma che non  appartiene alla disponibilità del potere. E’ una materia che va sottratta, prima che sia troppo tardi,  alle contingenze dei virulenti contrasti politici e che impone pertanto il rispetto dei principi legali e  sociali di convivenza di cui è parte integrante.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene che sia necessaria, quindi, una reattività  civile nella considerazione che l’informazione è libertà; ogni ferita che essa subisce determina una  attenuazione della libertà di tutti. E’ indispensabile che l’informazione possa dare una  rappresentazione permanente della vita del Paese, nella pluralità dei punti di vista e di tutte le  rappresentanze sociali e culturali e ne racconti liberamente i successi e i problemi.  Nei prossimi giorni la Fnsi definirà il programma della manifestazione con le organizzazioni  copromotrici dell’iniziativa.  Giovedì della prossima settimana si riunirà a Roma la Giunta esecutiva federale”.

Per firmare l'APPELLO PER L'ARTICOLO21 DELLA COSTITUZIONE clicca su www.articolo21.info

Fonte: Articolo21

2 settembre 2009

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Ultima vittima l'Unità! La misura è colma.

Anche l'Unità finisce nel mirino del presidente del Consiglio. Dopo il risarcimento milionario chiesto a Repubblica, Silvio Berlusconi cita in giudizio il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, chiedendo due milioni di euro di risarcimento per diffamazione. E' la stessa direzione del quotidiano a rendere noto di aver ricevuto due citazioni, promettendo battaglia: "Berlusconi, come già il fascismo, vuole chiuderci. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per impedirlo". Insorgono l'opposizione e le associazioni di categoria, che scaldano i motori per la manifestazione convocata per il 19 settembre dalla Fnsi. E rilanciata anche dall'Unità, che ai propri lettori e a tutti i democratici chiede di mobilitarsi in difesa della libertà di stampa.

Il capo del governo, riferisce l'Unità, ha inoltre chiesto la condanna a una pena pecuniaria di 200mila euro ciascuna per il direttore responsabile Concita De Gregorio, per le giornalista Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, per l'opinionista Maria Novella Oppo e per la scrittrice Silvia Ballestra. Nel mirino delle 32 pagine messe a punto dai legali di Berlusconi, gli articoli sullo scandalo sessuale che ha coivolto il Cavaliere, oltre alle ricostruzioni sui rapporti tra Palazzo Chigi e Vaticano e su quelli tra Rai e Mediaset.

Argomentazioni, quelle contenute nei due atti di citazione, che per l'Unità "delineano un illecito non previsto dal nostro ordinamento, quello di lesa maestà". Una lettura sposata dalle opposizioni, che parlano di aggressioni e pericolose lesioni per la libertà di stampa: "Prosegue la strategia dell'intimidazione", accusa il segretario del Pd, Dario Franceschini, attacchi "gravi" per Massimo D'Alema, che vede un collegamento anche con il duro botta e risposta con la Commissione Ue. Non è l'unico: il segretario socialista Riccardo Nencini invita il premier a "prendersi una pausa", "non so chi sia il consigliere, ma il capo del governo rifletta bene perché sta inutilmente alzando la tensione e rischia di danneggiare l'immagine dell'Italia".

Solidali con Concita De Gregorio e i suoi giornalisti anche Verdi, Pdci e Prc, mentre per Antonio Di Pietro "i reiterati atti intimidatori di Berlusconi nei confronti di diversi quotidiani sono il segnale di una democrazia ormai fortemente compromessa.
Per questo – ragiona il leader Idv – è ancora più necessario e urgente scendere in piazza per la libertà d'informazione insieme alla Fnsi e a tutte le associazioni di categoria". Tranchant il giudizio dell'Udc: "Il diritto di critica, anche dura, è il sale di una democrazia compiuta – afferma Roberto Rao -. La strategia delle querele finisce solo per indebolire chi le presenta". Dalla maggioranza, si leva la voce del ministro Ignazio La Russa, "stupito del fatto che dicano che è un atto antidemocratico, dittatoriale, di intimidazione rivolgersi alla Magistratura perché la stessa accerti se il Presidente del Consiglio è stata diffamato. A me sembrava che fossero le dittature a poter censurare autonomamente e i dittatori ad avere il potere di chiudere i giornali a loro piacimento".

Fanno sentire la loro voce anche associazioni e rappresentazioni sindacali. Impegno per la difesa della libertà di stampa arriva da Cgil e Federconsumatori, solidali con l'Unità l'associazione Articolo 21 e Stampa romana. Si muove anche la Fnsi che invita alla mobilitazione in difesa della libertà di informazione, convocata per sabato 19 settembre a Roma. 

Fonte: Articolo21

2 settembre 2009

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