In piazza per il welfare a Roma, Milano e Napoli, per “invertire la tendenza”


Redattore Sociale


“Cresce il welfare, cresce l’Italia”: oggi, 31 ottobre, giornata di mobilitazione per chiedere al governo di credere nel welfare come motore di sviluppo.


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cresceilwelfare

Una giornata di protesta per dire al governo Monti che è sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, e che anzi proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro paese. La mobilitazione nazionale coinvolge il 31 ottobre tre grandi città italiane: a Roma con una manifestazione in piazza Montecitorio, a Milano con un presidio in piazza Mercanti, a Napoli con un sit-in in piazza Plebiscito. Ad organizzarle è la Rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia”, realtà promossa da oltre 40 organizzazioni tra le più rappresentative che operano nel campo dell’economia sociale, del volontariato e del sindacato. Ci sono, fra gli altri, l’Anpas e la Fish, il Cnca e Cittadinanzattiva, il Gruppo Abele e Legacoopsociali, Psichiatria Democratica e Federconsumatori, la Cgil e la Uil, l’Unasam e l’Auser, l’Arci e l’Ordine degli assistenti sociali, la Uisp e il Jesuit Social Network Italia, in un elenco che continua e che diventa ancor più lungo con quelle organizzazioni che pur non promuovendo l’iniziativa vi hanno aderito, ad iniziare dall’Unitalsi, dalla Fand, dal Forum Terzo Settore Lazio e dagli assessorati di sette regioni.

In piazza dunque giovani, persone con disabilità, quelle non autosufficienti, anziani, imprese sociali, famiglie, società sportive, volontari impegnati nella protezione civile, nel settore socio-assistenziale, nella solidarietà internazionale, nel servizio civile. Il messaggio principale è che “non c’è spread che tenga: le ricette del governo Monti non vanno bene e la protesta sociale sta crescendo”. Basta dunque con i tagli al sociale e via al rilancio delle politiche di welfare per puntare davvero allo sviluppo dell’Italia: serve insomma mettere in moto una politica di investimenti nel sociale che generi lavoro, solidarietà, coesione, sostegno alle fasce economiche più povere. Il governo Monti – spiegano gli organizzatori – ha iniziato il suo operato comunicando tre parole d’ordine: rigore, crescita, equità, ma ad oggi è stato applicato ampiamente soltanto il rigore: serve un’inversione di tendenza.

A Roma la protesta avrà il suo culmine nel cuore del potere, in piazza Montecitorio, davanti alla sede della Camera dei deputati e a pochi passi da Palazzo Chigi. Un palco sul quale si alterneranno testimonianze dal sociale e musica e davanti al quale confluiranno, dalle 11 alle 13, gruppi di volontari e attivisti che in precedenza avranno vita a flash mob in vari punti della città. Una serie di delegazioni saranno ricevute da esponenti delle istituzioni e dei gruppi parlamentari, con al termine un incontro con i giornalisti in cui sarà dato conto dei risultati ottenuti e saranno annunciate le iniziative future.

A Milano l’appuntamento è alle 11 in piazza Mercanti per un presidio a sostegno della manifestazione nazionale prevista nella capitale. Anche nel capoluogo lombardo, durante la mattinata, si alterneranno momenti musicali, lettura di poesie e interventi dei rappresentanti di associazioni del terzo settore lombardo e della Cgil. Con la Ledha che sottolineerà  come le decisioni assunte dal governo si traducano poi nella vita dei cittadini, in particolare di quelli con disabilità, nell’impossibilità di ricevere sostegno dagli Enti locali. Ma oltre alla dimensione nazionale, ci sarà anche spazio per denunciare e criticare le scelte della Regione Lombardia in materia di welfare.

A Napoli un presidio è previsto davanti alla Prefettura, in Piazza del Plebiscito, alle ore 12: l’obiettivo è quello di dare forza al pressing istituzionale che le organizzazioni aderenti faranno nel corso della mattinata, portando ai presidenti delle dieci municipalità, al Comune di Napoli, alla Regione Campania e al Prefetto la documentazione con la piattaforma della mobilitazione, insieme alla richiesta di un atto di assunzione di responsabilità. Iniziativa organizzata da “Il Welfare non è un lusso”. Un’iniziativa è infine prevista anche in Calabria, a Lamezia Terme, con conferenza stampa di Cnca, Fish, Arci e Auser alle 10 nella sede di Unioncamere.

Oltre alle già citate Unitalsi, Fand e Forum Terzo Settore Lazio, fra gli altri aderiscono alla mobilitazione “Cresce il welfare, cresce l’Italia” anche Aisla, Abc (Associazione Bambini Cerebroelsi Federazione Italiana), Agci Solidarietà, Aias Bologna, Aice (Associazione italiana contro l’epilessia), Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), Anffas, Aniep, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Cesv – Centro Servizi per il Volontariato, Cisp, CoorDown, Dpi – Disabled Peoples’ International Italia, Faip, Fondazione Internazionale don Luigi Di Liegro, Istisss (Istituto per lo Studio sui Servizi Sociali), Uic, Uildm, oltre agli assessorati al Welfare o alle Politiche sociali di Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Umbria, Campania e Abruzzo.

Fonte: http://www.redattoresociale.it
30 ottobre 2012

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