Varese: giornata per la Birmania e per "Tutti i diritti umani per tutti"


La redazione


Le manifestazioni di protesta in Birmania e la dura repressione del regime hanno posto all’attenzione dei media mondiali la situazione delle violazioni dei diritti umani ad opera del regime militare comandato dal generale Than Shwe. Il 24 novembre manifestazione a Varese.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Varese: giornata per la Birmania e per "Tutti i diritti umani per tutti"

In piazza XX settembre, a Vareste , per la Birmania saranno organizzati banchetti, testimonianze interreligiose, animazione per bambini, proiezione immagini, mostre…

PERCHE’ SIAMO IN PIAZZA

Le manifestazioni di protesta in Birmania e la dura repressione del regime hanno posto all'attenzione dei media mondiali la situazione delle violazioni dei diritti umani ad opera del regime militare comandato dal generale Than Shwe. Secondo la denuncia delle maggiori associazioni umanitarie, la Birmania versa in una situazione di gravissima violazione dei diritti umani.

La repressione nel sangue delle manifestazioni pacifiche di monaci e cittadini ha provocato centinaia di morti e migliaia di arresti e in tutto il paese vi è una situazione di sostanziale negazione delle fondamentali garanzie democratiche.  Oggi siamo in piazza per far conoscere questa realtà, così come vogliamo ricordare le condizioni terribili in cui vivono molti altri popoli devastati dalla guerra, dalla miseria e dall’ingiustizia.

La feroce dittatura militare birmana, al potere dal 1962, è il paradigma della complicità e dell’indifferenza della comunità internazionale nei confronti della sistematica violazione dei diritti umani, dell’incapacità di trovare soluzioni che garantiscano giustizia e pace dove oggi domina il sopruso e la violenza: l’assedio israeliano a Gaza e in Cisgiordania che calpesta il diritto internazionale e acuisce la disperazione del popolo palestinese; la tragedia umanitaria nel Darfur; la repressione dei Curdi da parte della Turchia; la guerra permanente americana in Iraq e in Afghanistan….

COSA CHIEDIAMO

Vogliamo che l’Italia promuova nel mondo iniziative coraggiose per la pace e i diritti.

Crediamo che le mobilitazioni delle persone, dei movimenti, delle associazioni che sanno coniugare l’impegno contro le guerre con la lotta per le conquiste sociali, il lavoro, l’ambiente, la cultura, la democrazia possano sconfiggere la barbarie della GUERRA.

Tutto questo si ottiene affermando TUTTI I DIRITTI UMANI PER TUTTI.

COSA POSSIAMO FARE

Ma tutti noi, che ci sentiamo spesso soli ed impotenti, cosa possiamo fare di concreto?
Aspettiamo che i nostri rappresentanti agiscano, oppure proviamo a praticare quelle forme di pressione che come comunità globale possiamo realizzare?

Per esempio il boicottaggio nei confronti delle aziende che hanno interessi economici con i regimi totalitari può essere uno strumento importante per sottrarre risorse che finiscono in armi e corruzione. Nel caso della Birmania la sola solidarietà manifestata dall’opinione pubblica nei confronti della protesta popolare ha convinto alcune aziende ad interrompere ogni tipo di rapporto economico con il regime: agenzie di viaggio, negozi di abbigliamento…)

In questo momento una delle multinazionali maggiormente coinvolta con i militari birmani è la TOTAL che, con l’estrazione del gas, garantisce il 7% della ricchezza del paese. La scelta di non fare più rifornimento presso questa compagnia, dandone la massima pubblicità, può diventare un gesto concreto contro la brutalità del regime birmano.

Con il popolo birmano – Contro la povertà e le disuguaglianze


COMITATO PER LA BIRMANIA

Promuovono: Acli, Associazione Lazzati, Amnesty International, Arci, Emergency, Ipsia, L’albero di Antonia, Uisp, Varese social forum.

 

ORE 17.30: Fiaccolata p.za XX settembre, via Manzoni, p.za Montegrappa, c.so Moro…
ORE 19.00:
Incontro con testimonianze sulla Birmania – Sala Forzinetti p.za XX settembre

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento