Colletta alimentare. 8mila tonnellate di cibo per i poveri


Avvenire


La 21esima Giornata ha permesso di raccogliere 8.200 tonnellate di generi alimentari, che saranno distribuite a 8mila strutture caritative. La raccolta è stata effettuata anche in 28 carceri.


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Colletta

È diventata una grande «festa del dono», la 21esima edizione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, promossa sabato dalla Fondazione Banco alimentare. In un solo giorno, grazie all’impegno di 145mila volontari in 13mila supermercati, sono state raccolte 8.200 tonnellate di generi alimentari (dai prodotti per l’infanzia alla pasta, dai legumi al riso…), che a partire da dicembre saranno distribuite ad oltre 8mila strutture caritative.

Raccolta in calo? È colpa della crisi
Rispetto all’edizione 2016, quest’anno la raccolta ha subito una leggera flessione, con un decremento del 3,5%. «Il perdurare della crisi economica – commenta il presidente della Fondazione Banco alimentare, Andrea Giussani – rende ancora più cauti i comportamenti di spesa dei cittadini, che comunque rispondono sempre più frequentemente ad altre proposte di solidarietà».

Anche chi ha meno riesce a donare
Avvicinando le persone nei supermercati, i volontari del Banco hanno percepito che si è ulteriormente ridotta la distanza tra «chi dona» e «chi riceve». E anche chi, «agganciato» all’ingresso, rispondeva scocciato lasciando intendere di non avere i soldi nemmeno per sé, all’uscita lasciava comunque un pacco di pasta o un omogeneizzato, dicendo «oggi anch’io posso aiutare gli altri». E non è mancato chi, sostenuto durante l’anno dal Banco, si è prestato per fare il volontario alla Colletta. Un segno di condivisione che dice che nessuno è troppo povero per fare del bene.

La Colletta in 28 carceri
Anche in carcere è stato raccolto cibo per i poveri. A promuovere la Colletta dietro le sbarre (28 gli istituti di pena coivolti) sono stati i detenuti-volontari, che hanno ottenuto «rilevanti risultati» in termini di alimenti recuperati. Inoltre, davanti ai supermercati, numerose squadre di volontari erano composte da persone di tutte le estrazioni sociali e di fede e provenienze diverse. Tutti insieme hanno voluto così rendere concreto e operativo l’invito che il Papa ha lanciato alla Giornata Mondiale dei poveri, quando ha ricordato di non amare «a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità», in una atmosfera diffusa di festa.
Aumentare l’impegno
La buona riuscita, anche se in leggera flessione, della Colletta 2017, ha già sollecitato i volontari a rinnovare l’impegno per l’edizione del prossimo anno, che sarà la 22esima, ma soprattutto per portare avanti le attività di «ogni giorno»: il recupero e la redistribuzione del cibo eccedente, a favore di circa 1 milione e 600mila persone disagiate.

«Risposta concreta all’indigenza»
«La Giornata della Colletta alimentare – conclude Giussani – è stata, ancora una volta, la risposta più vasta e popolare di chi opera silenziosamente, tutto l’anno, contro l’indigenza, ponendosi una seria domanda sulla dignità umana, messa spesso in discussione dalle gravi condizioni di povertà assoluta. Invitiamo tutti a tener viva la scintilla che si è sprigionata, cercando occasioni di carità nella vita quotidiana e restando vicini nei prossimi mesi all’opera del Banco alimentare, attraverso l’informazione, la collaborazione ed il sostegno economico».

27 novembre

Avvenire

 

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