Lo Yemen tra Covid, colera, bombe e profughi
Sei anni di guerra. Appello di Oxfam che chiede un aiuto da tutti e invita il governo a stanziarne di più per questo popolo.
Sei anni di guerra. Appello di Oxfam che chiede un aiuto da tutti e invita il governo a stanziarne di più per questo popolo.
Le agenzie Onu confermano: “Naufragio con 41 morti”. Lo hanno raccontato i superstiti soccorsi dal rimorchiatore “Vos Triton”. Timori per altre 90 persone disperse. Unhcr e Oim ripetono: “La Libia non è un porto sicuro: brutalità e violenze”
In due anni l’Onu stima che solo qui, nel Nord Kivu, due milioni di civili siano dovuti fuggire dalle violenze delle milizie armate. Nel conflitto 9 nazioni e 25 milizie, 5 milioni i morti.
In questo momento c’è bisogno dell’impegno di tutti! Anche una piccola donazione di farmaci e medicinali può essere molto importante per chi è in difficoltà!
In Tigrai primi morti per fame. Le persone che hanno bisogno di cibo e assistenza sanitaria sono raddoppiate da 2,2 a 4,5 milioni di tigrini su 6 milioni. Più di 2,5 milioni sono gli sfollati e 60mila i profughi fuggiti in Sudan
Mentre un’élite di miliardari ha continuato ad accumulare ricchezza nel corso della più grave crisi dai tempi della Grande Depressione, miliardi di persone sono state spinte sull’orlo della povertà.
Il parco comunale di Paliano è stato intitolato a Willy nel giorno del suo compleanno.
Non cessano i respingimenti di profughi, nuove denunce, anche contro Frontex. Le «deportazioni» forzate in condizioni climatiche estreme nel mirino di un’inchiesta Ue
A Natale quattro milioni di italiani costretti a chiedere aiuto per il cibo. Le altre emergenze? Casa e lavoro.
Mercoledì 16 inizia l’esame del Senato sulle norme che cancellano i decreti Salvini. Debutta il sistema Sai, addio al Siproimi. In questi anni, 30mila irregolari in più.
Nella “capitale” vivono 500mila abitanti. Scaduto l’ultimatum alla provincia ribelle, la diplomazia internazionale cerca di scongiurare il massacro: una delegazione dell’Unione Africana ad Addis Abeba
Io, l’altro, noi. Cuciti insieme dalle parole di papa Francesco, questi tre termini diventano gli estremi della mappa consegnata ai giovani di 115 Paesi, riuniti virtualmente ad Assisi.