Sud Sudan: 20.000 rifugiati si riversano nell’area di confine


UNHCR


Nelle ultime settimane circa 20.000 rifugiati si sono ammassati alla frontiera del Sud Sudan dopo essere fuggiti a causa del conflitto e dell’esaurimento delle loro scorte di cibo nello stato sudanese di Blue Nile.


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Sud Sudan: 20.000 rifugiati si riversano nell'area di confine

Alcune migliaia sono già state trasferite in un nuovo campo per rifugiati. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e le agenzie partner sono impegnati in una corsa contro il tempo e contro le cattive condizioni atmosferiche per trasferire i restanti profughi e, al tempo stesso, fornire loro unassistenza d'emergenza.

Molti dei nuovi arrivati nell'area di frontiera di Elfoj raccontano che a spingerli alla fuga sono i continui bombardamenti e combattimenti nel Blue Nile tra le Forze Armate Sudanesi e il Movimento di Liberazione Popolare Sudanese Nord. A causa degli scontri gli abitanti dei villaggi hanno limitato accesso al cibo e ai campi da coltivare. Alcuni rifugiati, in cattive condizioni di salute dopo essere sopravvissuti alimentandosi con foglie di alberi, sono stati condotti in ospedali gestiti dalle agenzie umanitarie. Secondo i rifugiati intervistati dallo staff UNHCR a Elfoj, potrebbero essere fino a 40.000 i nuovi rifugiati in viaggio verso il Sud Sudan.

Desta preoccupazione nell'UNHCR la sicurezza dei rifugiati a Elfoj a causa della vicinanza all'insicura frontiera. Dal 19 maggio l'Agenzia ha trasportato su bus e camion – diverse migliaia di rifugiati nel nuovo campo di Yusuf Batil. Gli altri sono stati trasferiti a circa 30 chilometri da Elfoj, nel centro di transito di Rum, dove l'UNHCR fornisce assistenza d'emergenza, prima di proseguire il viaggio verso Yusuf Batil. I rifugiati più vulnerabili hanno viaggiato su rimorchi trainati da motrici poiché, con la stagione delle piogge, le condizioni delle strade nell'area di confine stanno peggiorando.

A Rum, l'UNHCR e il Programma Alimentare Mondiale (PAM) stanno distribuendo a 20.000 rifugiati razioni alimentari sufficienti per 10 giorni. Quando necessario, l'UNHCR trasporta nel campo acqua su autocisterne, a completamento di un sistema allestito da MSF per trattare l'acqua già disponibile nel sito. MSF sta inoltre allestendo una clinica mobile giornaliera. Coloro che hanno necessità di cure mediche vengono trasportati nella clinica del campo per rifugiati di Jammam.

Al momento le operazioni di trasferimento dei rifugiati da Rum a Yusuf Batil hanno luogo tre volte alla settimana per circa 1.000 rifugiati alla volta in base alla disponibilità di alloggi e fornitura dacqua nel campo ospitante. Le prime piogge e le strade infangate stanno però rallentando le operazioni. Alcuni gruppi si spostano autonomamente dal confine per ricongiungersi ai membri delle loro comunità che si trovano nei campi di Doro e Jammam.

L'afflusso di rifugiati sta mettendo a dura prova le limitate risorse di questa area remota del Sud Sudan. Nel campo di Doro, dove già vivono 37.000 rifugiati, lo spazio disponibile si sta esaurendo. Il campo di Jammam è ancora alle prese con la scarsità d'acqua nonostante i continui lavori per perforare il terreno più in profondità. L'UNHCR trasferirà a breve 15.000 rifugiati nei campi di  Doro e Batil per alleggerire il sovraffollamento e arginare il problema della limitata disponibilità di acqua nel campo di Jammam.

Con l'attuale afflusso il numero totale di rifugiati sudanesi nell'Upper Nile sale a circa 100.000. Più a ovest, lo stato di Unity accoglie altri 38.000 rifugiati provenienti dallo stato sudanese di South Kordofan.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa — 06 80212318 — 06 80212333
Portavoce: Laura Boldrini — 06 80212315 — 335 5403194
www.unhcr.it

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