Strage di Capaci, 1500 studenti in ricordo di Falcone


La redazione


Arrivata a Palermo la Nave della Legalità. Migliaia di studenti per commemorare il 27° anniversario della Strage di Capaci a fianco di Maria Falcone.


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«I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili.

Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli – a loro avversi – delle istituzioni democratiche e della legalità», lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella a 27 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio.

 “Oggi è uno di quei giorni in cui le istituzioni devono essere compatte, con questo non voglio dire che domani non dobbiamo esserlo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede entrando nell’aula bunker dell’Ucciardone per commemorare la strage di Capaci. “Non ho intenzione di commentare le scelte di chi ha deciso di non partecipare”, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto sulle assenze di Musumeci e Fava. “Posso anche comprendere alcune delle motivazioni addotte per giustificare la propria assenza, però cerco di ricordare a tutti il dovere dell’unità per fronteggiare una bestia che si chiama mafia”. Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra all’ingresso dell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone dove si celebra l‘anniversario della strage di Capaci. “Chiedo a tutti – ha aggiunto Morra – di ragionare con ponderazione e prudenza evitando polemiche che fanno male al mondo della antimafia. Anche se riconosco per primo che nel mondo dell’antimafia si annidano presenze che poco hanno a che fare col mondo della antimafia”, ha concluso.

Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, è arrivato nel luogo della strage di Capaci e ha, deposto una corona d’alloro sotto la Stele dedicata al giudice Giovanni Falcone e agli uomini della sua scorta in occasione del XXVII anniversario dell’eccidio. Il premier ha visitato il “Giardino della memoria”. Il corteo poi proseguirà per raggiungere l’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone dove si svolgono le celebrazioni istituzionali.

«Grazie a tutti i professori e i ragazzi che ricordano Giovanni e Paolo che sono l’Italia migliore». Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice, accogliendo la nave della legalità. Sulle note della canzone di Fabrizio Moro, ‘Pensa’ gli studenti hanno liberato, in una splendida giornata di sole, palloncini tricolore

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Al grido di “noi la mafia non la vogliamo” e scandendo i nomi di “Giovanni e Paolo” i 1.500 studenti presenti sulla Nave della Legalità e quelli siciliani presenti al porto di Palermo si sono riuniti e hanno dato il via alle commemorazioni per i 27 anni dalla morte di Giovanni Falcone.

Ad attenderli, Maria Falcone, Presidente dell’associazione Giovanni Falcone e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Ieri sera si è svolto sulla nave il dibattito sul tema della legalità al quale hanno preso parte i ragazzi. Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha voluto ribadire come sia importante vedere tutti questi studenti “che non hanno paura” e lottano “perché sono puri” per la legalità e contro tutte le mafie.

Per il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, “Le mafie devono essere combattute non solo con la repressione, ma tutti si devono attivare per impedire che esse entri nei flussi dove circola il denaro. Perché – ha specificato – le mafie stanno cambiando pelle, non sparano più ma sono infiltrate negli affari”. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha poi sottolineato che “l’Italia ha un passato pieno di ferite ancora aperte. La grandezza è prendere quella storia fare delle leggi che siano le migliori al mondo. Questa è la direzione verso cui stiamo andando”. Tra gli altri presenti al dibattito l’Autorità garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, Filomena Albano, l’ex presidente del Senato, Piero Grasso e la presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.

Il Giornale di Sicilia

23 maggio 2019

 

 

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