Siria: più di 500mila i rifugiati registrati o in attesa di registrazione nella regione


UNHCR


Sale di oltre 3mila unità al giorno il numero di rifugiati siriani registrati o in attesa di esserlo nei 4 paesi confinanti e nel Nord Africa.


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siriaturchia
In base alle più recenti cifre fornite dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) i cittadini siriani in Libano, Giordania, Iraq, Turchia e Nord Africa sono infatti 509.559, dei quali 425.160 già registrati e 84.399 in attesa di completare la procedura.
Contrariamente a quanto generalmente percepito dall’opinione pubblica, solo il 40% circa dei rifugiati siriani registrati in tutta la regione vive nei campi. La maggior parte di loro infatti ha trovato sistemazione in abitazioni prese in affitto, presso famiglie d’accoglienza, in centri collettivi o edifici ristrutturati di vario genere.
In Libano e in Nord Africa ad esempio non ci sono campi: i rifugiati siriani vivono sia presso le comunità urbane che in quelle rurali. In Giordania solo il 24% vive all’interno di campi, in Iraq circa la metà, mentre in Turchia la totalità dei rifugiati alloggia presso campi gestiti dal governo.
In Turchia i campi sono 14, in Iraq 3 e altrettanti in Giordania.
Le cifre più recenti sui rifugiati siriani registrati o in attesa di registrazione – aggiornate a ieri – parlano di 154.387 persone in Libano, 142.664 in Giordania, 136.319 in Turchia, 64.449 in Iraq e 11.740 nel Nord Africa.
Oltre a coloro che si sono registrati o che sono in attesa di completare la procedura, nella maggior parte di questi paesi si trovano anche molti cittadini siriani che non hanno ancora chiesto assistenza. In Giordania ad esempio si stima che le persone non registrate siano circa 100mila, in Turchia sarebbero oltre 70mila, così come in Egitto; altre decine di migliaia si trovano in Libano.
Dall’inizio del mese di novembre il numero dei rifugiati siriani registrati in tutta la regione è aumentato di circa 3.200 unità ogni giorno, comprendendo in questa cifra sia i nuovi arrivati dalla Siria sia coloro che già si trovavano nel paese d’asilo, ma non avevano ancora chiesto assistenza attraverso la registrazione. Si prevede che – con il protrarsi del conflitto in Siria, con il progressivo esaurirsi delle loro risorse e con la sempre maggiore difficoltà da parte delle comunità d’accoglienza di sostenerli – crescerà sensibilmente il numero di coloro che finora avevano cercato di sopravvivere attraverso l’economia locale e che invece chiederanno di essere registrati.
Nelle ultime due notti, quasi mille rifugiati siriani hanno attraversato il confine con la Giordania. A causa delle forti piogge sono arrivati con i vestiti fradici e le scarpe ricoperte di fango. I team di operatori UNHCR addetti alla protezione li hanno trovati spaventati, infreddoliti e senza vestiario adeguato al freddo invernale. Nell’ultima settimana l’Agenzia e i suoi partner hanno accolto circa 2.500 rifugiati siriani nel campo di Za’atri con coperte, materassi, pasti ad alto contenuto energetico e medici pronti ad assisterli.
Secondo quanto riferisce l’UNHCR, nel paese sono aumentati gli arrivi di persone anziane e minori: il 60% delle persone arrivate di recente ha meno di 18 anni, inclusi i 22 neonati arrivati la notte del 9 dicembre e diversi minori non accompagnati. La persona più anziana è invece una donna di 85 anni fuggita insieme ai suoi nipoti.
11 dicembre 2012
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