Science for peace: le soluzioni della scienza per ridurre i conflitti nel mondo


Science for Peace


Il 18 e 19 Novembre 2011 a Milano, presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi, si darà il via alla III Conferenza Mondiale di Science for Peace. Si parlerà di accesso ad acqua e cibo, prevenzione e cura delle malattie, diritti civili, l’impegno della scienza per la pace.


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Science for peace: le soluzioni della scienza per ridurre i conflitti nel mondo

La Conferenza Mondiale Science for Peace è un momento di dibattito internazionale in cui si analizzano le cause all’origine di conflitti e le soluzioni che la scienza offre per la prevenzione e la risoluzione di queste.
La Terza edizione della Conferenza si svolgerà il 18 e 19 Novembre 2011 a Milano, presso l'Aula Magna dell'Università Bocconi, in via Roentgen 1.
4 Premi Nobel, 37 relatori da 15 Paesi per individuare soluzioni concrete di Pace.
La Conferenza di Science for Peace è realizzata in collaborazione con l'Università Bocconi e si svolge sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

LINK UTILI:
Programma e informazioni sulla conferenza:

http://www.fondazioneveronesi.it/divulgazione/science-for-peace/la-conferenza/

Registrazione alla conferenza:
http://www.fondazioneveronesi.it/divulgazione/science-for-peace/registrazione/

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Al centro della III edizione di Science for Peace (progetto di Fondazione Umberto Veronesi): accesso ad acqua e cibo, prevenzione e cura delle malattie, diritti civili, l’impegno della scienza per la pace.
       

SCIENCE FOR PEACE 2011:
 LE SOLUZIONI DELLA SCIENZA PER RIDURRE I CONFLITTI NEL MONDO


Dalla ricerca in ambito agroalimentare le risposte per garantire l’accesso ad acqua e cibo: un progetto (Agrisost) condotto dall’Università di Milano apre la strada a coltivazioni che riducono il consumo d’acqua e incrementano sopravvivenza e produttività delle specie coltivate.
Medicina e sanità: i successi e le speranze di politiche e progetti per sconfiggere le grandi epidemie garantendo un futuro di benessere e pace, purché si continuino a trovare le risorse economiche da destinare a questo fine. 
Un allarme sui diritti civili: le battaglie dimenticate di chi difende la dignità delle popolazioni in conflitto.
I frutti dei gruppi di lavoro di Science for Peace: Il primo codice di responsabilità in materia di finanziamento al settore degli armamenti;
l’attività dei medici di Together for Peace;
la promulgazione della Carta di Science for Peace e la sua presentazione a Roma al Ministero della Pubblica Istruzione.
 
Milano, 18 novembre 2011 – Promuovere la ricerca che riduce le disparità creando sviluppo e diffondere una cultura di pace sono le vie proposte dalla Terza Conferenza Mondiale di Science for Peace, promossa dalla Fondazione Umberto Veronesi e in programma a Milano il 18-19 novembre per raggiungere la pace globale. I Premi Nobel Martin Chalfie, Harald zur Hausen, Shirin Ebadi e Rigoberta Menchù Tum, e 30 grandi scienziati presentano le proprie soluzioni per la pace, fonti di grandi speranze.

Purtroppo però Scienza e Ricerca per la Pace e lo Sviluppo restano le ‘cenerentole’ in termini di investimenti: ogni anno nel mondo si spende sempre di più per dotarsi di armi (dal 2000 al 2009 le spese militari mondiali sono cresciute del 50% arrivando all'enorme cifra di 1.531 miliardi di dollari annui – dati SIPRI -, circa il 2,7% del PIL mondiale) mentre gli investimenti pubblici in ricerca, in sviluppo e per la salvaguardia del mondo non crescono, anzi in molti casi diminuiscono (la spesa per investimenti pubblici e privati in ricerca – dati OECD – non è sostanzialmente variata dal 2000 al 2006 nei Paesi OECD, mentre gli investimenti in cooperazione allo sviluppo sono diminuiti passando dallo 0,51% allo 0,31% – dati OECD – del Reddito Nazionale Lordo).
La Conferenza è il terzo appuntamento pubblico internazionale del movimento Science for Peace, lanciato da Umberto Veronesi, di cui fanno parte 21 Premi Nobel e molte figure di rilievo internazionale del mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia, accanto a migliaia di cittadini.
Quest’edizione presenta numerose novità con una forte focalizzazione sul contributo di Scienza e Ricerca per garantire un accesso equo a cibo, acqua e sanità in tutto il pianeta e particolarmente nei Paesi colpiti da conflitti. Per soddisfare le necessità agroalimentari del pianeta, risulta oggi di fondamentale importanza riuscire a coltivare piante anche in terreni che presentano in genere caratteristiche svantaggiose per l’agricoltura. Nel corso di questa edizione di Science for Peace sarà presentato tra gli altri un importante progetto in questa direzione: il progetto Agrisost condotto dall’Università di Milano che apre la strada a coltivazioni che riducono il consumo d’acqua e incrementano sopravvivenza e produttività delle specie coltivate. “Recenti studi nella pianta modello Arabidopsis thaliana hanno mostrato come sia possibile ottenere piante più tolleranti alla siccità, modificando alcune componenti del sistema di trasduzione del segnale delle cellule di guardia”, afferma Chiara Tonelli, Professore Ordinario di Genetica Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie dell’Università di Milano. “Nel nostro laboratorio è in corso la caratterizzazione della famiglia di geni MYB di Arabidopsis. Lo studio, recentemente confluito in un brevetto, apre nuove possibilità per ridurre il consumo di acqua in condizioni normali ed incrementare la sopravvivenza e la produttività delle specie coltivate in condizioni di carenza idrica. Le specie su cui abbiamo iniziato a trasferire le conoscenze acquisite in Arabidopsis sono pomodoro e riso”.
Il progetto Agrisost è emblematico del ruolo che la Scienza può avere nel promuovere Pace e sviluppo, e rientra a pieno titolo nell’impegno di Science for Peace per rendere più incisivo e riconoscibile il ruolo degli scienziati nella promozione della pace.
Altri importanti risultati in questa direzione sono quelli prodotti dai tavoli di lavoro istituiti da Science for Peace: la task force medica itinerante, “Together for Peace”, che si occupa di formare medici specialisti nelle regioni colpite da conflitti, e che nel 2011 sostiene la formazione in ambito oncologico di 10 medici afghani quale primo passo di un programma di diagnosi del tumore al seno che la Fondazione Veronesi intende realizzare in Afghanistan ad Herat.
In ambito finanziario è stato redatto il primo Codice di Responsabilità Bancaria in merito ai finanziamenti all’industria delle armi. Si tratta del primo codice di ampio respiro che viene proposto all'attenzione della comunità finanziaria internazionale, sottoscritto da importanti gruppi bancari e che si pone come standard di riferimento della trasparenza nel settore.
Inoltre è stata messa a punto, da genetisti e ricercatori in ambito evoluzionistico, la “Carta di Science for Peace”, un manifesto scientifico che ha aggiornato e rafforzato i propositi della Carta di Siviglia sulla Violenza, diffusa dall’UNESCO nel 1989. Nel 2011 numerosi membri della Comunità Scientifica Internazionale e 8 premi Nobel hanno sottoscritto la Carta che è stata presentata a Roma al Ministero della Pubblica Istruzione perché il documento venga utilizzato dai docenti come materiale didattico interdisciplinare.

“I risultati di Science for Peace – dichiara Umberto Veronesi – ci confermano che il pensiero e il metodo scientifico possono fare molto per sviluppare più rapidamente il cammino di pace perché la scienza è un linguaggio universale ed è portatrice di civiltà”

Per informazioni:
Ufficio Stampa Fondazione Veronesi
Emma Averna
emma.averna@fondazioneveronesi.it
Elisa Invernizzi
elisa.invernizzi@fondazioneveronesi.it
Tel +39 02.76.01.81.87

Scarica la Brochure Science for Peace 2011 in allegato

scarica l’allegato

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