Onu: aumentano i fondi per la lotta alla povertà


Andrea Luzzana


Le Nazioni unite hanno deciso di aumentare di 16 miliardi i fondi per raggiungere gli Obiettivi del Millennio entro il 2015. È necessaria, però, un’inversione di tendenza o la strada sarà irrimediabilmente compromessa per i paesi africani.


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Onu: aumentano i fondi per la lotta alla povertà

Aumenteranno di 16 miliardi di dollari i fondi per la lotta conto la povertà.
«Abbiamo degli impegni da parte di numerosi paesi per aiutare i poveri del pianeta, che si collocano attorno ai 16 miliardi di dollari» ha annunciato il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon durante il summit di alto livello dell'Onu sulla realizzazione degli Obiettivi del Millennio (MDGs).
 
L’incontro, che si è svolto il 25 settembre al Palazzo di Vetro di New York, ha seguito di tre giorni quello sullo sviluppo dell’Africa.
 
Ban Ki-moon, durante il suo intervento, ha sottolineato come «non possiamo continuare con la cultura dell’indifferenza, che ha prevalso così a lungo» e che quella “respirata” a New York è «esattamente il genere di cooperazione mondiale di cui abbiamo bisogno per raggiungere tutti gli obiettivi del millennio».
 
I fondi più cospicui sono stati stanziati per l’istruzione (4,5 miliardi) e la lotta alla malaria (3 miliardi, per salvare più di 4 milioni di vite umane da qui al 2015). La Gran Bretagna e la Banca mondiale hanno annunciato un piano di un miliardo di dollari per salvare la vita di dieci milioni di madri e bambini da qui al 2015.
La Norvegia, in accordo con Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricolturala  (FAO), ha promesso la stessa somma per fermare la deforestazione in Amazzonia .
La Cina raddoppierà il numero di tecnici agricoli nei paesi in via di sviluppo e formerà 10.000 medici e infermieri.
 
Tuttavia la situazione attuale è drammatica (The Millennium Development goals report), e le crisi climatica, alimentare, energetica e finanziaria, ha sostenuto Jakaya Kikwete, presidente dell’Unione Africana, non fanno che peggiorarla.
Attualmente la spesa mondiale per aiuti ai paesi poveri è di circa 62 miliardi di dollari l’anno (contro i 500 per la pubblicità, evidenzia Giorgio Ruffolo nell’articolo “La crisi morale del capitalismo” pubblicato su Repubblica il 24 settembre); una somma considerata insufficiente per raggiungere i MDGs.
Asif Alì Zardari, presidente di turno del G77 (che raggruppa i paesi più poveri del mondo), ha denunciato come i governi del mondo siano lontanissimi dagli impegni assunti nel 2000 e che senza una radicale inversione di rotta il raggiungimento degli Obiettivi entro il 2015 è ormai definitivamente compromesso (e la situazione attuale dell’Africa subsahariana ne è una prova).

Fonte: Nigrizia.it

27 settembre 2007

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