Nessuna tregua tra Israele e la striscia di Gaza


L'Osservatore Romano


Tre morti e centinaia di feriti durante le manifestazioni di protesta indette da Hamas


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Palestinians carry a demonstrator injured during clashes with Israeli forces near the border between the Gaza strip and Israel east of Gaza City on May 14, 2018, during a demonstration on the day of the US embassy move to Jerusalem.
The US moves its embassy in Israel to Jerusalem later Monday after months of global outcry, Palestinian anger and exuberant praise from Israelis over President Donald Trump's decision tossing aside decades of precedent. There are concerns that the Gaza protests less than 100 kilometres (60 miles) away will turn deadly if Palestinians attempt to damage or cross the fence with Israeli snipers positioned on the other side. / AFP PHOTO / MAHMUD HAMS

Due palestinesi sono stati uccisi ieri da colpi di arma da fuoco israeliani nella striscia di Gaza, durante le manifestazioni e gli scontri registratisi sul confine. Lo ha riferito un responsabile di Gaza. La prima delle vittime è Abdallah Al Qatati, 20 anni, medico volontario, colpito al petto a est di Rafah, nel sud della striscia. La seconda, 55 anni, si chiamava Ali Al Alul. Una terza vittima è deceduta questa mattina a causa delle ferite riportate ma i media non ne hanno ancora comunicato il nome. Centinaia le persone che hanno riportato ferite. Tra loro molti sono in gravi condizioni. Tutti sono stati coinvolti negli scontri che si sono verificati ieri al confine tra Israele e la Striscia, durante le manifestazioni di protesta indette da Hamas. Tutto questo mentre dalla mezzanotte di giovedì 9 agosto era in vigore una tregua non ufficiale tra le parti. Le violenze sono avvenute dopo che alcune migliaia di palestinesi si sono riuniti lungo il confine per la grande «marcia del ritorno» indetta da Hamas per ricordare i settant’anni della Naqba (catastrofe) dei palestinesi dopo la nascita dello stato di Israele (1948). Secondo autorità mediche di Gaza, citate dall’agenzia palestinese Wafa, i feriti dal fuoco israeliano sono 307, di cui almeno 130 colpiti da proiettili.

L’esercito israeliano ha detto che i manifestanti erano circa novemila. In risposta «ai violenti tumulti», ha spiegato un portavoce dell’esercito, «è stata colpita una postazione di Hamas nel nord della Striscia». I manifestanti «hanno bruciato gomme vicino alla barriera, tirato pietre e ordigni esplosivi ai soldati e alla barriera stessa».

L’esercito — ha continuato la medesima fonte — ha risposto «con mezzi di dispersione e ha agito in accordo con le procedure standard operative». Secondo l’esercito sono stati intercettati e respinti anche un certo numero di palestinesi che tentavano di infiltrarsi nel territorio israeliano. Il portavoce ha anche detto che nel nord della Striscia è stata lanciata «una granata contro i soldati» che però non ha provocato feriti né danni di particolare entità.

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