Morte bianca a Venezia


Stefano Corradino


Alla Biennale del Cinema, in una affollata conferenza stampa è stata presentata la “carovana per il lavoro sicuro” che proprio da Venezia comincia il suo viaggio nelle città che sono state teatro di infortuni mortali sul lavoro.


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Morte bianca a Venezia

Venezia – “Preferisco guardare fuori dalla finestra e vedere il cielo cupo piuttosto che il sole. Perché con il sole non ho più niente da condividere”. E’ più o meno questa la frase di uno dei familiari delle vittime della Thyssenkrupp intervistate da Mimmo Calopresti nel suo film “La fabbrica dei tedeschi”. Un documento lacerante, vero e non retorico su questa tragedia che Ezio Mauro ha definito all’indomani dell’incidente “uno scandalo della democrazia”.

Alla Biennale del Cinema, in una affollata conferenza stampa è stata presentata la “carovana per il lavoro sicuro” che proprio da Venezia comincia il suo viaggio nelle città che sono state teatro di infortuni mortali sul lavoro. Promossa dall’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano e dall’associazione Articolo21 sono in tanti ad essere intervenuti. Esponenti del mondo sindacale, della cultura, dello spettacolo. A cominciare dai padroni di casa, il direttore della Mostra del Cinema Marco Mueller e il presidente Paolo Baratta che hanno ribadito come “il cinema, attraverso la sensibilità dei registi, possa servire a fare riflettete su un dramma sociale e civile come quello degli infortuni sul lavoro”.

Tra i presenti, i registi Mimmo Calopresti, Pietro Balla e Monica Repetto, Pasquale Squitieri, Ugo Gregoretti, le attrici Ottavia Piccolo e Monica Guerritore, il musicista dei Subsonica Davide Boosta, Sovana (Istituto Luce), Paola Agnello Modica (Cgil), Renzo Bellini (Cisl), Sandro Brandolisio (Uil), Renata Polverini (Ugl), Roberto Natale (Fnsi), Pietro Mercandelli (Anmil), l’on. Roberto Zaccaria, il direttore di RaiSat Extra Marco Giudici, Paola Scarnati (Arci)… Ne dimenticherò senz’altro qualcuno. Erano davvero in tanti.

Oltre 250 adesioni di parlamentari alla carovana per il lavoro. Tra queste, le più recenti sono quelle di Massimo D’Alema, Piero Fassino, Walter Veltroni. Le adesioni di musicisti come Gino Paoli e i Tetes de Bois, Fiorella Mannoia, Mariella Nava…

“Una iniziativa – ha affermato Cesare Damiano – che abbiamo voluto dedicare al presidente Napolitano per la sua sensibilità straordinaria su questo tema e ai familiari delle vittime. Per anni c’è stato un colpevole silenzio su questo tema. La carovana è un modo per ricordare i luoghi delle stragi sul lavoro. E non è solo un’occasione di denuncia ma anche di proposta, innanzitutto per chiedere l’immediata applicazione delle norme già approvate”.

“Non si tratta di celebrare nuovi funerali ma di evitarne di altri”, ha affermato il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Vogliamo che il contatore situato sul sito di Articolo21 smetta la sua corsa impietosa. E per far questo serve il concorso e la sensibilità di tutto il mondo politico, sindacale, dell’informazione, della cultura e dello spettacolo”.     

La carovana toccherà varie città tra cui Campello sul Clitunno il 22 settembre (diretta processo con team giornalisti), Mineo- Gela il 26 settembre, Taranto (il 29 settembre), Terni (14 ottobre), Fossano (il 18 ottobre), Torino (il 6 dicembre 1° anniversario dell’incidente della Thyssen).
E il sito internet www.articolo21.info dopo le adesioni del Presidente Napolitano, di Claudia Mori e Celentano e di migliaia di altre personalità del mondo istituzionale e della cultura continuerà ad essere un punto di avvistamento, di riflessione, di denuncia e di proposta, per sensibilizzare l’opinione pubblica nella speranza che questo bollettino di guerra quotidiano un giorno non lontano possa essere solo un triste ricordo.

Fonte: Articolo21

05 settembre 2008

Per contattare l'autore: corradino@articolo21.info

Per saperne di più vais ul sito di Articolo21

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