Ad alta voce e a testa alta


La redazione


Il rapporto “2007 hate crimes survey” della Human Rights First denuncia un’Europa sempre più intollerante. Secondo il rapporto della Ong americana i crimini legati all’odio e alla discriminazione lo scorso anno sono aumentati in tutti i 56 paesi membri dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Ocse). Flavio Lotti scrive a Michele Serra: “Sono d’accordo con te”.


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Ad alta voce e a testa alta

A Michele Serra
La Repubblica
Roma

Caro Michele,

sarebbe bello sapere quanti tra i lettori del tuo commento sul rapporto di Human Rights First ne condividono la sollecitazione.
Io sono d’accordo. Il problema non è solo la crescente intolleranza, ma la debole (re)azione dei tolleranti, degli umili e dei democratici. Il virus dell’intolleranza si sta diffondendo insieme a quello dell’indifferenza, del cinismo e della rassegnazione. Verrebbe da chiedersi come mai non ci sono abbastanza anticorpi nella nostra società, perché le difese sono così basse e inefficaci. Mi verrebbe da dire che il problema è più profondo. Non manca solo l’antidoto. Quella che manca è la dose quotidiana di idee, sentimenti e comportamenti democratici di cui dovrebbe nutrirsi una società sana e vitale. Senza quest’azione quotidiana che dovrebbe essere alimentata dalla scuola, dal mondo della cultura e dell’informazione (e nondimeno dall’esempio della politica) anche l’effetto dell’antidoto rischia di essere momentaneo e parziale.

Ciò nonostante, condivido sino in fondo il tuo invito a (re)agire “ad alta voce e a testa alta”. E’ proprio con questo spirito e queste motivazioni che abbiamo deciso di dedicare la prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi del 7 ottobre alla promozione di “tutti i diritti umani per tutti” (www.perlapace.it). Perché, di fronte alla crisi della politica, dobbiamo riscoprire le responsabilità condivise. Perché, contro le crescenti violazioni dei diritti umani serve un nuovo coraggio civico e politico. Perchè c’è una responsabilità per tutti. Sì. Come dici tu “libertà, uguaglianza e fraternità sono anche parole da strada”. E la strada è la Perugia-Assisi. Una strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento. Facciamo in modo di essere in tanti a percorrerla.

Flavio Lotti

Coordinatore nazionale della Tavola della pace

Perugia, 20 agosto 2007
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