L’economia di Francesco per guarire il mondo!


Famiglia Cristiana


Il Covid non ferma il convegno internazionale “The economy of Francesco”, dal 19 al 21 novembre on line. Giovani economisti e imprenditori da tutto il mondo “per ascoltare il grido dei poveri e della Terra” nel segno del Patrono d’Italia e del suo celebre detto: “Voglio che tutti lavorino”


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«Mentre alcuni giovani spaccano le vetrine, altri giovani stanno preparando l’economia di Francesco». Luigino Bruni risponde così a una domanda, in conferenza stampa tenuta in diretta streaming, a chi gli chiede un commento su quello che sta accadendo in queste ore. La cornice è quella della presentazione del grande evento internazionale The Economy of Francesco, che ha come protagonisti giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo. Si terrà dal 19 al 21 novembre in diretta on line sul portale francescoeconomy.org. Confermata, in chiusura della tre giorni, la partecipazione “virtuale” del Papa attraverso un videomessaggio.

E’ stato lo stesso pontefice, un anno e mezzo fa, a delineare l’evento, insistendo soprattutto sul protagonismo giovanile. Sono i giovani, spiega Bruni, coloro che cambieranno un’economia di stampo novecentesco non più sostenibile, adattandola alle nuove esigenze del nuovo millennio. E sono soprattutto loro a disporre di quelle energie in grado di coniugare “il grido della terra” con il “grido dei poveri”. Bruni lo ha detto molto chiaramente: «Sono la stessa cosa, non si tratta solo di ecologia, le encicliche sociali di Francesco sono molto chiare in merito».

L’iniziativa si è sviluppata a seguito dell’invito che il Santo Padre ha inviato il primo maggio 2019, in occasione della festa di San Giuseppe Lavoratore, a economisti, studenti, imprenditori under 35. Il Papa intende avviare, con i giovani e un gruppo qualificato di esperti, «un processo di cambiamento globale affinché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, fraterna inclusiva e sostenibile, senza lasciare nessuno indietro».

The Economy of Francesco, in versione online, consentirà a tutti i giovani iscritti (oltre duemila provenienti da 120 Paesi) di partecipare all’incontro virtuale nelle medesime condizioni, di condividere l’esperienza vissuta, il lavoro, le proposte, e le riflessioni maturate in questi mesi. Il programma dell’evento digitale sarà “innovativo, partecipativo, globale”. Assisi, come ha spiegato padre Enzo Fortunato, ospiterà la “regia” dell’evento e i collegamenti in diretta dai luoghi storici francescani: Basilica di San Francesco d’Assisi, Chiesa di San Damiano, Santuario di Rivotorto, Basilica Santa Chiara, Santuario della Spogliazione, Palazzo Monte Frumentario.

Ci saranno conferenze in streaming con i giovani economisti e imprenditori in dialogo con figure di fama internazionale per discutere i temi, le proposte, le prospettive di un’economia chiamata a cambiare radicalmente, incentrati su dodici tematiche: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; CO2 della disuguaglianza; business e pace; Economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita. Previste conferenze con relatori di fama internazionale, tra cui il premio Nobel Muhammad Yunus e ancora, tra gli altri, economisti ed esperti quali Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva, Stefano Zamagni, Mauro Magatti, Juan Camilo Cardenas, Jennifer Nedelsky, Sr. Cécile Renouard oltre a numerosi imprenditori di consolidata esperienza e capacità.

Il pensiero di San Francesco, nell’intenzione dei giovani di questo movimento mondiale, è certamente il cuore di questa nuova economia, che riprende idee del passato per adattarle al futuro. Un’economia basata sulla gratuità, come ha ricordato Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi. L’economia, nel disegno dei giovani di papa Francesco, dovrà essere sempre più donna. Lo ha spiegato suor Alessandra Smerilli: «Uno sguardo più femminile e una maggiore partecipazione delle donne per una economia e una finanza più inclusive». Ha spiegato padre Enzo Fortunato, che ha ricordato l’esperienza francescana di Monti di pietà: «La pandemia sta mettendo a nudo il sistema economico attuale: scegliere il lockdown e salvare vite umane o proseguire come prima mettendo a rischio la vita delle persone? Quello che è certo è che siamo di fronte a un sistema chiamato a rigenerarsi attraverso quel cammino che San Francesco con i suoi figli e il Papa hanno indicato alla società di ieri e a quella di oggi. Siamo chiamati a ripensare alle prospettive che sogniamo. Non possiamo dimenticare gli scritti di San Francesco: “E io lavoravo con le mie mani e voglio lavorare…Voglio che tutti lavorino” è l’espressione che sintetizza in maniera emblematica il momento storico che stiamo vivendo».

Famiglia Cristiana
28 settembre 2020

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