Kenya, strage al centro commerciale: almeno 39 morti, 150 i feriti


RaiNews


Con un ennesimo messaggio su twitter i miliziani jihadisti somali di al-Shebaab al-Mujaheddin hanno rivendicato l’assalto al ‘Westgate’ di Nairobi.


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ccnairobi

Un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco in un affollato centro commerciale di lusso di Nairobi. Secondo la polizia e alcuni testimoni, nell’attacco sarebbero stati usati anche esplosivi. Ci sono, secondo quanto riferisce il Presidente Kenyatta, almeno 39 morti, oltre a 150 feriti e almeno 36 persone sono ancora in ostaggio. Il Presidente spiega inoltre che le operazioni sono ancora in corso per mettere al sicuro il centro commerciale. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che nel commando che ha colpito ci fossero anche tre donne. Uno dei terroristi feriti è morto poco dopo in ospedale. Secondo fonti della Farnesina, “sono in salvo gli italiani che risultavano presenti”. Tra le vittime dell’attacco c’e’ un cittadino somalo, coniugato con un’italiana, degli inglesi e due francesi.

L’attacco
Gli assalitori avrebbero chiesto ai musulmani di lasciare il centro commerciale, mentre avrebbero preso in ostaggio alcuni non musulmani. Ci sarebbero quindi almeno 36 ostaggi; la polizia non esclude che il movente dell’attacco potrebbe essere terroristico. Un testimone ha riferito che gli assalitori hanno “giustiziato” alcuni tra i clienti del centro commerciale; un altro testimone ha riferito che gli attaccanti “parlano una lingua straniera”.

Le testimonianze
Un 18enne che si trovava nel centro commerciale, Manish Turohit, ha raccontato di avere visto uomini armati con Ak-47 e cinture con bombe a mano all’interno dell’edificio. Ha spiegato di essere riuscito a fuggire dopo essere rimasto in attesa nel parcheggio sotterraneo per due ore. Secondo altri testimoni, l’attacco è  iniziato nel dehors di un bar nella parte frontale dell’edificio. Patrick Kuria, un dipendente dell’Artcaffé, ha raccontato: “Abbiamo iniziato a sentire spari in basso e fuori. Poi li abbiamo sentiti arrivare all’interno e ci siamo riparati. Abbiamo visto due degli uomini armati con indosso turbanti, hanno sparato”.

“Parlavano di morte”

“Sparatoria e morte sono i dialoghi dei terroristi”: è uno dei messaggi, accompagnato dalle parole ”sto bene”, inviati da Rita Caparra alla sorella tramite facebook durante le fasi del sequestro nel centro commerciale di Nairobi. ”Gli assalitori – scrive ancora la missionaria laica scampata all’attentato – sarebbero 18 e polizia non esclude che movente attacco sia terroristico e non rapina. Testimoni hanno riferito tre corpi a terra nel parcheggio”.

Shebaab rivendicano attacco
Con un ennesimo messaggio su Twitter i miliziani jihadisti somali di al-Shebaab
al-Mujaheddin hanno rivendicato l’assalto al centro commerciale. L’attacco è stato motivato come una ritorsione per l’intervento militare del Kenya in Somalia. “I nostri
mujaheddin sono entrati nel centro commerciale ‘Westgate’ intorno a mezzogiorno, e vi si trovano ancora dentro, a combattere gli infedeli kenyoti sul loro stesso terreno”, si legge nel tweet. “Quello cui i loro connazionali stanno assistendo è un atto di giustizia retributiva per i crimini commessi dai propri militari”. In un’altra nota diramata
precedentemente, i guerriglieri affiliati a al-Qaeda avevano affermato che “è venuto il momento di trasferire il campo di battaglia in Kenya”, ma avevano di nuovo evitato di attribuirsi il blitz.

Negli altri messaggi apparsi su uno dei tre account di Twitter intestati al loro braccio mediatico, ‘Hms Press Office’, i miliziani jihadisti somali hanno esaltato l’assalto di un commando armato contro un centro commerciale a Nairobi. “Ricordate Mumbai? Sarà una lunga battaglia”, si avverte in uno dei tweet, alludendo agli attacchi terroristici simultanei che nel novembre 2008 misero a soqquadro per sessanta ore l’ex Bombay, e nei quali persero la vita oltre 160 persone.

I terroristi islamici inoltre fanno sapere che “non ci sara’ alcun tipo di negoziati” con il governo somalo, che, dicono, sta “supplicando i nostri Mujahideen (guerriglieri)”.

Ban ki Moon, preoccupato per Westgate

L’ufficio del segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha reso noto che il segretario ha parlato con il presidente kenyota Uhuru Kenyatta e ha espresso la sua preoccupazione per l’attacco al centro commerciale Westgate di Nairobi.

Fonte: http://www.rainews24.rai.it
22 settembre 2013

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