Crisi di solidarietà


L'Osservatore Romano


«Si tratta di una crisi di solidarietà, non è una crisi di numeri», ha dichiarato Ban Ki-moon, dicendosi «inorridito e con il cuore spezzato».


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Convocato un vertice mondiale per il 30 settembre a margine dell’Assemblea generale dell’Onu.

«Si tratta di una crisi di solidarietà, non è una crisi di numeri», ha dichiarato ieri il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, dicendosi «inorridito e con il cuore spezzato per la morte dei rifugiati e migranti nel Mediterraneo e in Europa».

 

Le cifre certe dell’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati e dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni, del resto parlano di trecentomila arrivi quest’anno nell’Unione europea, un numero tale da non costituire certo un problema se gestito con umanità, efficacia e giustizia. Mentre ben più drammatico è quel numero di oltre duemilacinquecento morti accertati, in mare e non solo, tra i profughi e migranti che quest’anno hanno cercato di raggiungere i Paesi dell’Ue. Ban Ki-moon su questo tema ha convocato un vertice mondiale di capi di Stato e di Governo per il 30 settembre, in margine all’apertura della nuova sessione dell’Assemblea generale dell’Onu. Nel dare notizia della convocazione del vertice del mese prossimo, il Segretario dell’Onu ha sollecitato la comunità internazionale a «mostrare maggiore determinazione nella risoluzione dei conflitti e di altri problemi che non lasciano alle persone altra scelta che fuggire». “Problemi” che hanno nome persecuzione, violazione sistematica dei diritti umani, fame.

 

Fonte: www.osservatoreromano.va/it

29 agosto 2015

 

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