“Contromanovra” di Sbilanciamoci: 4 miliardi dalle spese militari


Redattore Sociale


Rapporto 2011. Le contro-proposte della società civile in materia di pace: via le truppe italiane dall’Afghanistan (risparmio di 750 milioni), 400 milioni di euro per gli aiuti allo sviluppo, 300 milioni per il servizio civile.


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“Contromanovra” di Sbilanciamoci: 4 miliardi dalle spese militari

ROMA – Ridurre di 4 miliardi le spese militari, ovvero del 20%. E’ una delle proposte contenute nel Rapporto 2011 di Sbilanciamoci, che ogni anno analizza criticamente la finanziaria (oggi legge di stabilità) e i provvedimenti economici e finanziari del governo approvati in parlamento e lancia le proposte delle organizzazioni della società civile in materia di spesa pubblica. Ecco le altre proposte per “disarmare la guerra e costruire la pace”. No ai caccia F35-Jsf: la rinuncia a proseguire il programma di costruzione dei cacciabombardieri farebbe risparmiare al nostro paese ben 14 miliardi di euro nei prossimi 16 anni. L'importo da tagliare per il 2011 è di 471 milioni di euro. Il rapporto chiede poi di  concludere l'esperienza della presenza e del pattugliamento delle nostre città ad opera di personale delle forze armate e che gli stessi fondi (62 milioni di euro) vengano impiegati per pagare gli straordinari al personale delle forze di pubblica sicurezza. No anche al programma “Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane”: Sbilanciamoci chiede che questa nuova iniziativa del ministero della difesa venga cancellata e che le risorse risparmiate (20 milioni di euro) vadano ad incrementare il fondo per il servizio civile nazionale. Tra le altre proposte c’è quella di una legge nazionale per la riconversione dell'industria militare e la costituzione di un fondo annuale di 200 milioni di euro a questo scopo. Sempre in tema di guerra, il rapporto chiede il ritiro delle truppe italiane dalla missione in Afghanistan: questa misura farebbe risparmiare 750 milioni di euro alle casse pubbliche.
 
Non mancano poi le proposte per la cooperazione allo sviluppo: la prima è portare l'Aiuto allo sviluppo fino allo 0,33% del Pil, stanziando almeno 400 milioni di euro per recuperare i tagli avvenuti negli ultimi due anni. La seconda è lo stanziamento di almeno 20 milioni di euro per dar vita a un primo contingente di corpi civili di pace, destinati alla formazione ed alla sperimentazione della presenza di 500 volontari. Per il servizio civile nazionale Sbilanciamoci propone lo stanziamento di 300 milioni di euro aggiuntivi, per consentire nel 2011 l’avvio di 60 mila volontari in servizio. Infine si chiede il finanziamento di un istituto indipendente di studi che possa realizzare ricerche a sostegno della pace e del disarmo con 7 milioni di euro.

Fonte: www.redattoresociale.it
23 Novembre 2010

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