Venerdì di sangue in Siria e Yemen
Violenti scontri a Daraa, la città del sud della Siria epicentro della protesta contro il regime di Bashar Al Assad. Ancora morti.
Violenti scontri a Daraa, la città del sud della Siria epicentro della protesta contro il regime di Bashar Al Assad. Ancora morti.
Macabro contrappunto all’accordo stretto da Maroni con il governo tunisino per “chiudere il rubinetto” degli sbarchi: nella nottata si è ribaltato un barcone che trasportava 200 persone. Solo 48 le persone salvate.
“SOS L’Aquila chiama Italia” è il titolo della manifestazione nazionale di oggi, ore 14, nel capoluogo abruzzese, sottotitolo “macerie di democrazia”, ossia 19 mesi dopo le 3.32 del 6 aprile 2009 la ricostruzione che non c’è.
Oggi in tutta l’Italia biblioteche, musei civici, siti archeologici, teatri, chiuderanno i battenti e incroceranno le braccia per protestare contro i tagli che li soffocano e li conducono a una morte certa nel giro di un biennio.
“L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione. Lo dice la sua Costituzione. Se dopo nove anni nessuna soluzione al conflitto è stata raggiunta, rimanere in Afghanistan è anticostituzionale”.
“L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione. Lo dice la sua Costituzione. Se dopo nove anni nessuna soluzione al conflitto è stata raggiunta, rimanere in Afghanistan è anticostituzionale”.
Piazza Montecitorio, mercoledì 14 luglio ore 11. Siamo arrivati al dunque: i tagli alla legge sull’editoria, il bavaglio con cui il ministro Tremonti prova a chiuderci la bocca, saranno scritti nel maxiemendamento della manovra economica…
Le navi della campagna internazionale per rompere l’assedio israeliano pronte a salpare verso la Striscia.
Le navi della campagna internazionale per rompere l’assedio israeliano pronte a salpare verso la Striscia.
La situazione nel remoto Kirghizstan, percorso da un’ondata di violenza inaudita, ha già provocato almeno un centinaio di morti…
La cooperazione italiana affonda e fa da palla al piede alle aspirazioni globali dell’Unione Europea. Lo denuncia il rapporto periodico dell’Ocse sulla cooperazione allo sviluppo in Italia, la cosiddetta «Peer review».
Crollano i mercati, dove sono i loro apologeti? In tutto il mondo ricco travolto dalla crisi, la «scienza triste» è sotto critica e autocritica. In Italia, l’Associazione Paolo Sylos Labini ha scritto e sottoposto alla pubblica discussione un «manifesto per la libertà del pensiero economico».