Un anno dalla rivolta. Sulla festa troppe ombre
Giorni di festa in Libia. Le celebrazioni per il primo anniversario dallo scoppio della rivolta che ha portato alla fine dell’era Gheddafi si svolgono oggi e domani.
Giorni di festa in Libia. Le celebrazioni per il primo anniversario dallo scoppio della rivolta che ha portato alla fine dell’era Gheddafi si svolgono oggi e domani.
Moratoria di 30 giorni: utile a rivalutare la chiusura? Bocce ferme per un mese. Usigrai e Rai hanno firmato lunedì scorso un moratoria di trenta giorni sulla chiusura dei sette uffici di corrispondenza Rai a Beirut, Buenos Aires, Istanbul, Madrid, Mosca, Nairobi e New Delhi.
Con la siccità che colpisce il Corno d’Africa, la fame rimane una grave minaccia se non verranno prese misure per ristabilire la sicurezza alimentare.
Bocce ferme per un mese. Usigrai e Rai hanno firmato lunedì scorso una moratoria di trenta giorni sulla chiusura dei sette uffici di corrispondenza Rai a Beirut, Buenos Aires, Istanbul, Madrid, Mosca, Nairobi e New Delhi.
Richiesto un summit di emergenza dei Paesi arabi, ma l’organizzazione ha detto che in settimana incontrerà gli esponenti dell’opposizione che chiedono le dimissioni del presidente Bashar al-Assad.
È morta la donna francese rapita in Kenya il primo ottobre e tenuta in ostaggio dai fondamentalisti in Somalia. L’aviazione kenyota ha lanciato una campagna di bombardamenti contro le postazioni dei ribelli islamici nell’ovest della Somalia. Evacuati gli operatori umanitari nel campo profughi di Dadaab.
Il 24 agosto, poco prima di essere ucciso, Vassallo sfidò apertamente un manipolo di spacciatori che infestavano la zona del porto piena di villeggianti.
Con la morte del militare italiano in conseguenza dell’esplosione di un ordigno nel distretto di Farah, sale a 38 il bilancio complessivo delle vittime italiane nel corso della missione Isaf in Afghanistan…
Dopo il mandato di cattura internazionale per Gheddafi. Prima o poi
“Centinaia di persone sono state massacrate” alla fine di marzo a Duekouè, nell’ovest della Costa d’Avorio, e “le violenze continuano”. Le vittime denunciate da varie organizzazioni vanno dai 330 dichiarati dall’Onu agli 800 segnalati dalla Croce Rossa Internazionale. Per ora, senza colpevoli.
“Centinaia di persone sono state massacrate” alla fine di marzo a Duekouè, nell’ovest della Costa d’Avorio, e “le violenze continuano”. Le vittime denunciate da varie organizzazioni vanno dai 330 dichiarati dall’Onu agli 800 segnalati dalla Croce Rossa Internazionale. Per ora, senza colpevoli.
Il presidente siriano Bashar al Assad ha affermato che il mondo arabo è in preda a «una specie di malattia», causata da «decenni di stagnazione». Ecco una sintesi di quanto sta accadendo.