A Valmontone si inaugura la Casa della Pace


La redazione


Giovedì 7 aprile, a Valmontone, si inaugura la “Casa della Pace” punto di arrivo di un programma di intervento pluriennale di educazione alla legalità e alla sensibilizzazione dei giovani ai temi della Pace, del Dialogo e della Solidarietà.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
CasaPace

 

A VALMONTONE SI INAUGURA LA CASA DELLA PACE

Giovedì 7 aprile, a Valmontone, si inaugura la “Casa della Pace”. Il sindaco Alberto Latini e l’assessore alla cultura, Maria Grazia Angelucci, presentano così un progetto che avviato nel 2010, e finanziato dalla Regione Lazio, arriva finalmente a compimento. 

“Oggi – spiega l’assessore Angelucci – abbiamo ripreso quel percorso e lo abbiamo rilanciato, confermando un impegno sulla pace che Valmontone ha sempre promosso, attraverso l’organizzazione e l’adesione a tante iniziative, anche di carattere internazionale come il concerto e la marcia per la pace”.

Non è un caso che giovedì ci sarà anche Flavio Lotti, organizzatore della Marcia della pace di Assisi e direttore del coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, tra coloro che – a partire dalle 9.30 a Palazzo Doria Pamphilj – interverranno al convegno di presentazione della Casa della Pace, insieme al presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, al consigliere regionale Piero Petrassi, presidente della commissione affari comunitari e internazionali, cooperazione tra i popoli, al Vescovo della Diocesi di Velletri Segni, Mons. Vincenzo Apicella, al direttore della Caritas diocesana, Mons. Cesare Chialastri, ai dirigenti scolastici delle scuole di Valmontone, Patrizia Fiaschetti, Antonietta Fusillo, Pasquale Matarazzo e Roberta Fusillo.

Al termine, alle 11.30 in Corso Garibaldi 42, dopo la benedizione dell’opera il sindaco e l’assessore taglieranno il nastro della Casa della Pace, per il 2016 intitolata a Vittorio Arrigoni, attivista, giornalista e scrittore ucciso a Gaza a 36 anni nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011.

“La Casa della Pace – precisa l’assessore Angelucci – rappresenta il punto di incontro ideologico tra tre realtà fondamentali, come Comune, scuole e Caritas, per rilanciare un discorso di insieme nella comunità valmontonese. Contiamo molto sul terzo settore per essere vicini a tutte quelle situazioni di difficoltà che, altrimenti, faticano ad essere burocratizzate e vengono più facilmente a contatto con realtà importanti del territorio, come appunto le Caritas e le associazioni. In questo modo possiamo dare loro risposte che non si limitino al pacco alimentare ma sappiano intercettare e veicolare i bisogni reali delle persone. La Casa della pace, in tal senso, sarà molto utile anche per ammortizzare l’integrazione, consentendo di superare quel modo di vedere gli stranieri come nemici nelle sacche di povertà. Solo così si tolgono le armi alla lotta e si amplia il dialogo facendo ricorso alla buona politica, quella che sa come far comunicare tra loro le persone civili. Oggi è un momento importante perché poniamo le basi per andare oltre e creare, anche attraverso il coordinamento nazionale dei diritti umani e della pace, una vera scuola della pace rivolta a insegnanti, dirigenti scolastici e ai responsabili delle associazioni sia locali che del comprensorio allo scopo di fornire loro competenze necessarie per la realizzazione di laboratori di pace previsti dal programma ‘Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco’, che diventi un punto di riferimento per tutto il territorio”.

“Ancora una volta – conclude il sindaco Alberto Latini – riprendiamo un progetto avviato anni addietro e lo portiamo a compimento, convinti che rappresenti un investimento importante per le future generazioni. La Casa della Pace rappresenta, infatti, il punto di arrivo di un programma di intervento pluriennale rivolto all’educazione permanente alla legalità e alla sensibilizzazione delle giovani generazioni ai temi della Pace, del Dialogo e della Solidarietà. Il progetto prevede il coinvolgimento operativo delle scuole cittadine e della Caritas Diocesana e sarà la sede permanente deputata a ospitare incontri, dibattiti, convegni, corsi di formazione, manifestazioni artistiche e culturali”.

 

 

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento