12 novembre: mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura


il Manifesto


Oggi in tutta l’Italia biblioteche, musei civici, siti archeologici, teatri, chiuderanno i battenti e incroceranno le braccia per protestare contro i tagli che li soffocano e li conducono a una morte certa nel giro di un biennio.


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12 novembre: mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura

Venerdì 12 novembre la cultura è chiusa

Una serrata che non ha precedenti nella storia della cultura italiana. Venerdì 12 novembre, biblioteche, musei civici, siti archeologici, teatri, chiuderanno i battenti e incroceranno le braccia per protestare contro i tagli che li soffocano e li conducono a una morte certa nel giro di un biennio. Di fronte a un ministro come Tremonti che in finanziaria non si è preoccupato di investire risorse nel patrimonio artistico, naturale e storico che produce benessere, occupazione, economia attiva e turismo, i direttori delle istituzioni più famose in Italia hanno deciso di reagire.
Con una clamorosa iniziativa: “Porte chiuse, luci accese sulla cultura” è promossa da Federculture e dall’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani, con il sostegno del Fai e sta raccogliendo un’ampia adesione da parte di amministrazioni locali di diverso orientamento politico, aziende e associazioni di settore, tutte ugualmente colpite dalla scure dell’ultima manovra varata dal governo, il dl 78/2010 convertito in legge 122/2010. La mobilitazione è quindi trasversale, percorre tutta la penisola, da piazza san Marco alla Valle dei Templi di Agrigento, e abbatte i confini delle discipline: cinema, danza, arte e musica si “negheranno” per un giorno agli spettatori nella speranza di colpire l’opinione pubblica  e di aprire un varco nel muro eretto dal governo contro “la cultura che tanto non si mangia”, come ha affermato Tremonti con una infelicissima battuta.

di Arianna Di Genova

Fonte: il Manifesto

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Mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura

Federculture ed ANCI, con la partecipazione del FAI, promuovono una mobilitazione nazionale di sensibilizzazione sugli effetti della manovra finanziaria sul settore della cultura.

L'incontro pubblico avrà luogo oggi, venerdì 12 novembre 2010 ore alle 12.30
Ara Pacis, Roma
 
 

Il comunicato diffuso ieri da FEDERCULTURE:
Roma, 11 novembre 2010. A poche ore dalla mobilitazione “12 novembre: porte chiuse, luci accese sulla cultura” si moltiplicano le adesioni in tutta Italia, confermando la correttezza della scelta di Federculture e ANCI di accendere i riflettori sullo stato della cultura in Italia. Hanno aderito ormai centinaia di enti tra comuni, associazioni, fondazioni, biblioteche, aziende culturali che, per la prima volta, indipendentemente dalle appartenenze culturali e politiche, si attiveranno in tutto il paese in forme e modalità diverse ma con un unico intento: modificare le norme della manovra finanziaria (legge 122/2010) che penalizzano il settore culturale e riaffermare il diritto alla cultura per tutti i cittadini.
Per questo Federculture e Anci, insieme al Comune di Roma, che fin dall’inizio ha aderito all’iniziativa, domani venerdì 12 novembre all’Ara Pacis alle ore 12.30 in un incontro pubblico faranno il punto sull’esito della mobilitazione e sulle problematiche ancora aperte che investono il settore della cultura.

Fonte: federculture.it

11 novembre 2010

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