Wikileaks pubblica la lista dei siti sensibili per la sicurezza Usa


Rainews24


Ci sono state anche alcune aziende italiane sotto la lente dell’intelligence Usa, come rivela un articolo di Wikileaks.


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Wikileaks pubblica la lista dei siti sensibili per la sicurezza Usa

WikiLeaks ha pubblicato un nuovo dispaccio della diplomazia statunitense, che contiene una lista segreta di siti sensibili nel mondo che gli Stati Uniti intendono proteggere da attacchi terroristici, perche' la loro perdita, secondo il Dipartimento di Stato, "influirebbe in modo significativo" sulla sicurezza americana.
 "Ecco la lista della spesa dell'impero Usa": si intitola cosi' un articolo di Wikileaks sulle attivita' di intelligence richieste alle ambasciate americane da Washington sulle "infrastrutture chiave, le risorse critiche" nei Paesi ospitanti. Per l'Italia, nella lista figurano: "Glaxo Smith Kline SpA, Parma; Digibind, l'oleodotto Trans-Med".
 
La nota del Dipartimento di Stato risale al febbraio 2009 e chiede alle rappresentanze diplomatiche americane di registrare le infrastrutture e aziende nel mondo "la cui perdita influirebbe in modo significativo sulla salute pubblica, la sicurezza economica e/o la sicurezza nazionale degli Stati Uniti".
 
Il dispaccio, contiene la "prima versione" – scrive il sito – della "Critical Foreign Dependencies Initiative", una lista di "infrastrutture chiave considerate dal governo statunitense di importanza critica per l'America.
Nel dispaccio si invitano chiaramente i diplomatici a "non consultare i governi ospitanti rispetto alla richiesta".
 
La lista e' apparsa online nella notte tra domenica e lunedi' e copre numerosi Paesi: appaiono cablaggi subacquei delle telecomunicazioni, porti,  aziende che producono in particolare prodotti farmaceutici importanti per la sanità pubblica, miniere per i minerali rari, infrastrutture tecnologiche e per la comunicazione.
 
Per quanto concerne l'Italia, sono esplicitamente menzionati come siti sensibili la sede a Parma (per la precisione a San Polo di Torrile) della Glaxo Smith Kline, la nota multinazionale farmaceutica, Digibind (utilizzato per curare i morsi di serpente) e il gasdotto Trans-Med. L'attivita' di intelligence andava portata avanti, si legge sul dispaccio di Wikileaks, "senza consultare i Paesi ospitanti".
 
La lista comprende il cavo sottomarino APOLLO in Francia e Gran Bretagna, le fabbriche farmaceutiche in Germania, il gasdotto Nadym in Russia e altre centinaia di siti in Israele, Spagna, Africa, praticamente ovunque. L'attivita' di intelligence doveva essere condotta "senza consultare i Paesi ospitanti", si legge su Wikileaks. A conferma dell'interesse Usa per queste infrastrutture chiave, aggiunge il sito, l'offerta "di aiuto agli impianti, o la promozione di servizi e tecnologia Usa per garantire la sicurezza".

Usa: l'Eni sembra dettare la politica energetica del governo
"L'Eni spesso appare dettare la politica energetica del governo italiano", e usa la propria influenza "per bloccare i piani del'Unione europea sulla liberalizzazione del mercato dell'energia". Lo scrive l'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble nel gennaio 2010, in vista della visita del ministro Franco Frattini a Washington.
"La politica energetica dell'Italia riflette le priorita' russe piuttosto che quelle europee. Per esempio, – scrive Dibble – il governo italiano e' ambivalente su sostegno al progetto Nabucco, mentre Eni aiuta Gazprom a costruire gasdotti nel Mar Nero e nel Baltico, che creeranno solo maggiore dipendenza verso la Russia da parte dell'Unione europea".
 
Usa: Roma spingeva Edison per un contratto con l'Iran

L'Eni "ha trasmesso al governo Usa" la lista di tutti i progetti in Iran, "quelli in corso e quelli sospesi", mentre l'Edison "ci ha detto" che "il governo italiano sollecita l'avvio di un importante progetto in Iran". Cosi' un dispaccio dell'ambasciatore Usa a Roma, David H. Thorne, che da' conto del primo incontro con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel settembre 2009. Presenti Gianni Letta, Elisabeth Dibble, Valentino Valentini, Bruno Archi. Il cable ottenuto da Wikileaks e' stato diffuso dal Pais. "Berlusconi si e' mostrato sorpreso, e ha smentito che la compagnia procedera' ", si legge ancora.

Fonte: Rainews24

6 dicembre 2010

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