Wikileaks: condannato a 35 anni il soldato Manning


L'Unità


Il 25enne giudicato responsabile di aver trasmesso dati sulle azioni in Iraq e Afghanistan ma non di aver aiutato il nemico. Manning impassibile alla sentenza.


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Condannato a 35 anni il soldato Bradley Manning. Il tribunale militare di Fort Meade, in Maryland ha emesso la sentenza sulla “talpa” giudicata responsabile di aver trasmesso dati sulle azioni militari in Iraq e in Afghanistan a WikiLeaks.

Manning rischiava fino a 90 anni di carcere, anche se il legale governo degli Stati Uniti aveva chiesto una pena di 60 anni di reclusione, il congedo con disonore e il pagamento di una multa da 100.000 dollari. Il 25enne è stato ritenuto colpevole di 20 capi d'imputazione, di cui sette rientranti nell'Espionage Act. È stato però prosciolto dall'accusa più grave, quella di aver aiutato il nemico e per la quale rischiava l'ergastolo.

MANNING IMPASSIBILE DAVANTI ALLA CONDANNA
Durante la sentenza il soldato 25enne non ha avuto alcuna reazione. Secondo il quotidiano inglese Guardian, Manning, che sarà anche congedato con disonore, ha mantenuto un atteggiamento impassibile davanti alla decisione del giudice arrivata intorno alle 10.15 ora di New York, mentre alcuni dei presenti nell'aula del tribunale militare di Fort Meade, in Maryland, hanno accolto la sentenza ansimando. Non appena il giudice, il colonnello Denise Lind, ha abbandonato l'aula Manning è stato fatto uscire velocemente dalle guardie. Un sostenitore ha gridato: «Continueremo a combattere per te Bradley» e ancora «Sei un eroe». I legali della difesa hanno annunciato una conferenza stampa alle 13.30 ora di New York (le 19.30 in Italia).

ANALISTA DEL VIETNAM: MANNING VITTIMA 
Bradley Manning è «un'altra vittima di un'orribile, sbagliata guerra» e non merita di restare in carcere. Lo ha detto Daniel Ellsberg, l'ex analista dell'esercito Usa che nel 1971 consegnò al New York Times e ad altri giornali documenti del Pentagono che rivelavano le strategie dell'amministrazione Usa nella alla guerra in Vietnam. Manning, ha affermato Ellsberg in un'intervista telefonica ad Associated Press, sarà sempre una fonte di ispirazione e un esempio di coraggio civile e morale per le persone che vogliono dire la verità. L'uomo ha infine definito come «crudele» la richiesta di 60 anni di carcere avanzata dalla procura, aggiungendo che la decisione del giudice di condannare il soldato a una pena detentiva di 35 anni è molto migliore.

Fonte: http://www.unita.it
21 agosto 2013

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