Un appello di giornalisti, ai giornalisti, per il rispetto di Rom e minoranze


La redazione


"Abbiamo scritto questo appello perché non possiamo permettere che i media italiani si rendano protagonisti della caccia ai rom e agli stranieri, come sta avvenendo in questi giorni".


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Un appello di giornalisti, ai giornalisti, per il rispetto di Rom e minoranze

Abbiamo scritto questo appello perché non possiamo permettere che i media italiani si rendano protagonisti della caccia ai rom e agli stranieri, come sta avvenendo in
questi giorni. Su troppe testate, in troppi servizi abbiamo assistito a enormi violazioni delle regole deontologiche, con tratti fortemente xenofobi. Siamo un gruppo di giornalisti che chiede ai colleghi di fermarsi a riflettere e di aprire una seria discussione suo ruolo dei media rispetto all'intolleranza e al razzismo che montano nella società. Chiediamo anche agli organismi di categoria – in particolare gli Ordini regionali e a quello nazionale – di intervenire urgentemente affinché sia interrotta questa ondata di pessima e pericolosa informazione. Chiudiamo ai
cittadini di segnalare senza indugio alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato
dai media. Questo appello è a disposizione su Internet all'indirizzo
http://www.giornalismi.info/mediarom/ per ulteriori adesioni, di giornalisti e utenti dei media. Sarà nostra cura indirizzare l'appello, corredato di tutte le firme,
all'attenzione delle redazioni di tutta Italia, del sindacato e dell'Ordine dei giornalisti.

Lorenzo Guadagnucci, giornalista Qn Firenze – Beatrice Montini, giornalista City Firenze – Zenone Sovilla, giornalista L'Adige Trento

Il testo dell'appello:
I MEDIA RISPETTINO IL POPOLO ROM

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte campagna politica e d'informazione riguardante il tema dell'immigrazione. Siamo rimasti molto impressionati per i
toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali –
come popolo – sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi per la nostra società.

Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono solo l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell'informazione e la politica inclini a
offrire un caprio espiatorio al malessere italiano.

Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza
un'analisi reale dei fatti. Il popolo rom è storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro paese è stato più volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla
Dichiarazione universale dei diritti umani.

Siamo molto preoccupati, perché i mezzi di informazione rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli
stranieri residenti nel nostro paese. Alcuni lo stanno già facendo, a volte con modalità inquietanti che evocano le prime pagine dei quotidiani italiani degli anni Trenta, quando si costruiva il "nemico" – ebrei, zingari, dissidenti – preparando il terreno culturale che ha permesso le leggi razziali del 1938 e l'uccisione di centinaia di migliaia di rom nei campi di sterminio nazisti.

Invitiamo i colleghi giornalisti allo scrupoloso rispetto delle regole deontologiche e alla massima attenzione affinché non si ripetano episodi di discriminazione.
Chiediamo all'Ordine dei giornalisti di rivolgere un analogo invito a tutta la categoria. Ai cittadini ricordiamo l'opportunità di segnalare alle redazioni e all'Ordine dei giornalisti ogni caso di xenofobia, discriminazione, incitamento all'odio razziale riscontrato nei media.

22 maggio 2008

Promotori:
Lorenzo Guadagnucci, giornalista Firenze (3803906573)
Beatrice Montini, giornalista Firenze (3391618039)
Zenone Sovilla, giornalista Trento (3479305530)

Primi firmatari:
Massimo Alberizzi, giornalista Milano
Checchino Antonini, giornalista Roma
Paolo Barnard, giornalista Bologna
Emanuele Chesi, giornalista Forlì
Riccardo Chiari, giornalista Firenze
Maurizio Chierici, giornalista Parma
Domenico Coviello, giornalista Firenze
Manuela D'argenio, giornalista
Toni De Marchi, giornalista, Roma
Monica Di Sisto, giornalista Roma
Amelia Esposito, giornalista Bologna
Paolo Finzi, Milano
Miriam Giovanzana, giornalista Milano
Domenico Guarino, giornalista Firenze
Carlo Gubitosa, giornalista Taranto
Gabriela Jacomella, giornalista Milano
Claudio Jampaglia, giornalista Roma
Cristiano Lucchi, giornalista Firenze
Alessandro Mantovani, giornalista Bologna
Martino Mazzonis, giornalista Roma
Giulio Montenero, giornalista Trieste
Jason Nardi, mediattivista Firenze
Alfio Nicotra, giornalista Roma
Pino Nicotri, giornalista Milano
Silvia Ognibene, giornalista Firenze
Arianna Parsi, giornalista
Eva Pedrelli, giornalista, Thailandia
Raffaele Palumbo, giornalista Firenze
Sandro Pintus, giornalista Firenze
Pietro Raitano, giornalista Milano
Emiliano Sbaraglia, giornalista Roma
Sabrina Sganga, giornalista Firenze
Cecilia Stefani, giornalista Firenze
Elena Tebano, giornalista Milano
Duccio Tronci, giornalista Firenze
Paola Trotta, Milano
Pietro Vaccari, blogger
Gabriele Vannini, Firenze
Raf Valvola, mediattivista Milano

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