Somalia: uccisi un giornalista e tre operatori di Medici Senza Frontiere in un attentato


Alessandra Tarquini - Vis


L’attentato ha coinvolto anche una vettura di Medici senza frontiere. Morti un giornalista e tre operatori della Ong.


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Somalia: uccisi un  giornalista e tre operatori di Medici Senza Frontiere in un attentato

29.01.2008 – Un veicolo dell'organizzazione Médecins sans frontières è saltato in aria il 28 gennaio presso la città di Kismayo (sud-est del Paese).

L'attentato, effettuato con una bomba detonata a distanza, ha ucciso il giornalista Hassan Kafi Hared e alcuni operatori di Medici Senza Frontiere.

"Le vittime sono un medico keniota, un logista francese e l'autista somalo- si legge nel comunicato diffuso da Medici Senza Frontiere – Victor Okumu era un chirurgo di 51 anni che aveva già lavorato per MSF in Darfur e Sierra Leone; Damien Lehalle era un logista di 27 anni alla sua seconda missione con MSF; Billan era l'autista somalo. Un altro operatore di MSF è rimasto ferito nell'incidente ma non è in pericolo di vita.

Nell'esplosione è morto inoltre il giornalista Hassan Kafi Hared, corrispondente dell'agenzia di stampa governativa Somali National News Agency (Sonna), del sito gedonet.com e uno dei più autorevoli membri dell'Unione nazionale dei giornalisti somali (NUSOJ).

Le circostanze in cui è avvenuto l’incidente non sono chiare, ma per il momento la priorità di Medici Senza Frontiere è quella di prendersi cura delle persone colpite da questa tragedia, in modo particolare delle famiglie delle vittime.

MSF aveva aperto l'ospedale chiururgico di Kismayo lo scorso mese di settembre. MSF lavora in Somalia in maniera continuativa da più di 16 anni. Oggi MSF è presente in 9 regioni del paese con oltre 60 operatori internazionali e 800 operatori locali. Nel 2007 MSF ha effettuato 300.000 visite mediche e 10.000 ricoveri.

Fonte: Reporters sans frontières e Medici Senza Frontiere

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