"Serve fare di più per pace e diritti": la Tavola della pace incalza governo e istituzioni


Mauro Sarti


Dopo gli incontri con Romano Prodi, Fausto Bertinotti e Walter Veltroni i promotori della Marcia Perugia-Assisi chiedono più sinergia tra diplomazie, società civile e enti locali. Proposto un tavolo di confronto periodico.


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"Serve fare di più per pace e diritti": la Tavola della pace incalza governo e istituzioni

Una giornata di lavoro e di confronto con la politica italiana. Dal Presidente del Consiglio Romano Prodi al candidato per le primarie del Partito Democratico, Walter Veltroni. La Tavola della pace in trasferta a Roma torna a Perugia con un risultato positivo, e l’impegno da parte del governo e delle più alte cariche istituzionali a “fare di più” per pace e diritti. “Sono stati incontri positivi – racconta Grazia Bellini, con Flavio Lotti coordinatrice della Tavola – e abbiamo raccolto la disponibilità del mondo politico a confrontarsi sui nostri temi. Non solo, il Presidente del Consiglio si è impegnato a rispondere nei prossimi giorni alla nostra richiesta di creare un tavolo di confronto periodico. Certo, bisogna poi fare in modo che dagli impegni si passi a fatti concreti, e questo sarà possibile monitorarlo solo nei prossimi mesi…”.

Oltre a Prodi e Veltroni (per ciascuno un’ora d’incontro circa), la Tavola ha visto anche il Presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, il sottosegretario agli Esteri Vittorio Craxi, la viceministra agli Esteri Patrizia Sentinelli, il presidente della commissione Affari esteri della Camera Umberto Ranieri, il presidente della commissione Giustizia Cesare Salvi, il presidente della commissione Affari costituzionali Enzo Bianco, il sottosegretario del ministero dell’Interno Marcella Lucidi, i parlamentari della commissione Affari Esteri del Senato e quelli delle commissioni Affari costituzionali del Senato e della Camera.

Una fittissima agenda di appuntamenti che lo stesso Lotti ha definito “unica nel suo genere”: “E’ la prima volta – ha detto – che il movimento per la pace incalza il governo e le istituzioni in questo modo, mettendo sul tavolo un’agenda politica ampia e complessa così come sono i problemi che il nostro Paese e il movimento per la pace sono chiamati ad affrontare di questi tempi. Quello che abbiamo chiesto a Prodi è di fare sistema, di lavorare insieme per fare in modo che tutte le energie di questo Paese, dalla diplomazia ufficiale, alla società civile, agli amministratori degli enti locali, lavorino in sinergia, ovviamente rispettando ruoli e responsabilità…“ .

“Tutti coloro che abbiamo incontrato – ha continuato Flavio Lotti – hanno apprezzato il lavoro che stiamo facendo, a partire da Veltroni che ha definito il nostro impegno ‘controcorrente e indispensabile’, mentre Fausto Bertinotti ha parlato della Marcia come “una istituzione della Repubblica”, tanto grande è il lavoro che la Tavola della pace fa per promuovere la partecipazione dei giovani, sia in ambito civile che sociale…”.

A tutti è stato consegnato il documento “Voglio di +” che contiene numerose proposte concrete per sollecitare più impegno e coerenza contro la povertà che uccide; più impegno per mettere fine alle guerre del Medio Oriente; per un’informazione e una comunicazione di pace; per educare alla pace e ai diritti umani; per sconfiggere le mafie; per promuovere e rispettare i diritti umani; per i diritti dei migranti e il pluralismo culturale; per una nuova Onu democratica e capace; per la risoluzione pacifica dei conflitti nel Corno d’Africa; per la pace in Afghanistan; per non dimenticare l’Iraq e gli iracheni; per il disarmo; per l’ambiente e il clima; per un’Europa di pace, unita e solidale.

“I politici che oggi abbiamo incontrato – conclude Grazia Bellini – hanno condiviso con noi l’urgenza dei temi che gli abbiamo sottoposto. Ci hanno ascoltato e ora aspettiamo da loro risposte concrete”.
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