Sale a 38 il bilancio dei soldati uccisi


Avvenire


Con la morte del militare italiano in conseguenza dell’esplosione di un ordigno nel distretto di Farah, sale a 38 il bilancio complessivo delle vittime italiane nel corso della missione Isaf in Afghanistan…


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Sale a 38 il bilancio dei soldati uccisi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con la morte del militare italiano in conseguenza dell'esplosione di un ordigno nel distretto di Farah, sale a 38 il bilancio complessivo delle vittime italiane nel corso della missione Isaf in Afghanistan. Prima di quello di stamattina, l'episodio più recente risaliva al 4 giugno scorso, quando il tenente colonnello dei carabinieri Cristiano Congiu, intervenuto per difendere una donna americana, era stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre si trovava in una località della Valle del Panshir.

Il 28 febbraio
scorso era stato il Tenente Massimo Ranzani a perdere la vita in seguito all'esplosione di un ordigno esplosivo a nord di Shindand. In precedenza, il 28 gennaio, il Caporal Maggiore Scelto Luca Sanna era morto in seguito alle ferite per i colpi d'arma da fuoco esplosi da un presunto appartenente all'Afghan National Army, poi fuggito.

Il 21 settembre 2008
muore per un malore a Herat il caporalmaggiore Alessandro Caroppo, 23 anni, dell'Ottavo reggimento bersaglieri di Caserta. Il 13 febbraio muore in un attacco il maresciallo Giovanni Pezzulo, 44 anni, del Cimic Group South di Motta di Livenza. L'attentato avviene a una sessantina di chilometri da Kabul, nella valle di Uzeebin, mentre i militari italiani sono impegnati in attività di distribuzione di viveri e vestiario alla popolazione della zona.

Il 24 novembre 2007
muore in un attentato suicida nei pressi di Kabul il maresciallo capo Daniele Paladini, 35 anni.

Il 4 ottobre
dello stesso anno, muore al Policlinico militare del Celio l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria. Il militare era stato gravemente ferito il 24 settembre durante un'operazione delle forze speciali britanniche per cercare di liberarlo. Due giorni prima, D'Auria era stato sequestrato assieme a un altro sottufficiale del servizio di sicurezza militare e a un collaboratore afgano.

Il 26 settembre 2006
perdono la vita i caporalmaggiori Giorgio Langella, 31 anni, e Vincenzo Cardella, in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato lungo una strada nei pressi di Kabul. I due militari appartenevano alla 21esima compagnia del Secondo Reggimento alpini di Cuneo.

Il 20 settembre
dello stesso anno muore in un incidente stradale, a sud di Kabul, il caporalmaggiore Giuseppe Orlando, 28 anni. Faceva parte della 22/a compagnia del Secondo Reggimento alpini di Cuneo. Il 2 luglio il tenente colonnello Carlo Liguori, 41 anni è stroncato da un attacco cardiaco ad Herat.

Il 5 maggio 2006,
in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato lungo una strada nei pressi di Kabul, muoiono il tenente Manuel Fiorito, 27 anni, e il maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni, entrambi del Secondo Reggimento Alpini. I due soldati si trovavano a bordo di due veicoli blindati "Puma", a sud-est della capitale afghana, quando sono stati investiti dall'esplosione. (segue) Caduti italiani anche nel 2009.

Il 15 ottobre
un militare del Quarto Reggimento alpini paracadutisti muore in un incidente stradale avvenuto sulla strada che unisce Herat a Shindad.

Il 17 settembre,
sei militari muoiono in un attentato suicida a Kabul, rivendicato dai talebani. Le vittime, del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore di stanza a Kabul, sono: Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, Roberto Valente e Gian Domenico Pistonami.

Il 14 luglio muore,
in un attentato a 50 chilometri da Farah, il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio, 25 anni. Paracadutista dell'Ottavo Genio Guastatori della Folgore, faceva parte di un team specializzato nella bonifica delle strade. Il 15 gennaio muore Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica, per arresto cardiocircolatorio.

L'11 ottobre 2005
muore il caporalmaggiore capo Michele Sanfilippo, 34 anni, effettivo al Quarto Reggimento Genio Guastatori di Palermo. Viene ferito con un colpo alla testa, partito accidentalmente, nella camerata del battaglione Genio a Kabul. Muore poco dopo il ricovero in ospedale.

Il 3 febbraio
l'ufficiale di Marina, Bruno Vianini perde la vita nello schianto di un aereo civile sul quale viaggiava, tra Herat e Kabul. Il capitano di fregata aveva 42 anni.

Il 3 ottobre 2004,
il caporal maggiore Giovanni Bruno, 23 anni, del Terzo reggimento alpini, è vittima di un incidente stradale mentre si trova a bordo di un mezzo dell'esercito nel territorio di Sorobi, a 70 chilometri da Kabul. Nell'incidente rimangono feriti altri quattro militari.

Fonte: Avvenire

2 luglio 2011

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