Roma. I politici alla Tavola della pace: "Siete un anticorpo vero per la società"


Mauro Sarti


Rosi Bindi, Franco Giordano, Pecoraro Scanio, Titti Di Salvo. Il mondo della politica italiana si confronta con i promotori della Perugia-Assisi. Martedì l’appuntamento con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Il ministro delle Politiche per la famiglia: "Farò il possibile per esserci".


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Roma. I politici alla Tavola della pace: "Siete un anticorpo vero per la società"

La Tavola della pace incontra il mondo della politica. E lo fa con la convinzione che un vero impegno per la giustizia e i diritti umani non possa prescindere dal rapportarsi con chi ha la responsabilità di governo. Prima Rosi Bindi, Alfonso Pecoraro Scanio, Franco Giordano, Titti Di Salvo. Poi, martedì prossimo, è fissato un appuntamento anche con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. “Il nostro obiettivo è fare in modo che il mondo della politica prenda sul serio la marcia Perugia-Assisi, che non è una scampagnata, ma un cammino impegnativo contro malapolitica e antipolitica… Per la pace e i diritti”. Flavio Lotti, Grazia Bellini, Francesco Cavalli hanno ripetuto davanti a ministri e parlamentari il loro invito a collaborare con la Marcia. Rammaricandosi che in agenda non è ancora stato loro possibile fissare gli appuntamenti con il ministro degli Esteri e quello della Difesa: “C’è un completo black-out – hanno detto – da parte del governo su questi temi”.

Il risultato, alla fine, è stato positivo. Quantomeno negli impegni presi: Rosi Bindi ha assicurato che farà il possibile per essere presente alla Marcia, mentre ha ricordato che “con molti di voi ho condiviso tante fasi della vita. Come governo mi dispiace molto che ci sia questo silenzio da parte di alcuni miei colleghi, ma immagino che sarà di sicuro legato al troppo lavoro… Credo invece che motivi per incontrarsi ce ne siano molti: la politica estera di questo governo – ha continuato – ha impresso una svolta importante rispetto al periodo precedente, ed ha riportato il nostro paese in una linea di continuità con la storia della democrazia italiana. Farò comunque presente questa cosa ai due ministri”.

Ha un progetto Rosi Bindi, Ministro della Repubblica ma anche candidata alle primarie per la segreteria del Partito Democratico previste per il 14 ottobre. Organizzare un incontro tra le famiglie che sono state colpite dalla guerra e dalle guerre: “Voglio mettere insieme famiglie di tutto il popolo della terra. E’ un progetto che ho da tempo in mente e che è legato al percorso di uscita dal conflitto in Iraq”. Poi, pensa alla politica italiana: “Se ha senso fare un partito nuovo, e che non sia solo un altro partito di cui non si sente assolutamente il bisogno, il motivo principale sta proprio nel fare in modo che questa nuova realtà possa aiutare a restituire alla politica la capacità di guidare i processi del cambiamento. Purtroppo in questo momento la politica di strumenti efficaci non ne ha, e il tema più importante è sicuramente quello internazionale. Dalle guerre in atto ai pericoli per la pace di ciascun popolo. Il 14 ottobre è una data per rifondare la politica, non un ascensore per salire più velocemente verso Palazzo Chigi…”.

Franco Giordano, segretario di Rifondazione comunista (e con lui anche Oliviero Diliberto del Pdci, assente all’incontro con la Tavola ma firmatario dell’appello per la Marcia Perugia-Assisi) ha ricordato come incontrare la Tavola “sia un fatto di grande importanza. Anche se per noi non è una novità partecipare alla marcia Perugia-Assisi, tutt’altro. Serve costruire una collaborazione tra noi e voi: personalmente non riesco ad immaginare un soggetto politico a sinistra senza confrontarsi su i temi della pace e delle guerre, del lavoro, delle donne… Sento come elemento drammatico un rischio che accompagna in questo tempo il processo di ristrutturazione della politica: quello della passività. Al contrario voi siete un anticorpo vero per la società… Noi siamo favorevoli al no allo scudo stellare e a riproporre il disarmo e il pacifismo come cifra decisiva per una nuova idea della politica”.

Alfonso Pecoraro Scanio, ministro della Repubblica e leader dei Verdi italiani, ha preso impegni concreti sulla Finanziaria (appena approvata, ndr), dalla battaglia contro l’aumento delle spese militari a quella per sostenere maggiormente la cooperazione internazionale e la lotta all’Aids: “Esiste una lobby in parlamento, silenziosa, apparentemente inesistente, che lavora nell’ombra per aumentare gli investimenti su armi e attrezzature militari… Il nostro obiettivo è fare in modo che questo non avvenga. Di dare visibilità e spazio, al contario, a quella colorata lobby della pace che si impegna per la giustizia e i diritti…”. Titti Di Salvo (Sinistra Democratica) ha espresso un giudizio positivo sulla politica estera di questo governo. Mentre ha sottolineato i percorsi condivisi con la Tavola della Pace: “Tra noi è voi c’è un’idea comune della politica per la pace. Ma ho una preoccupazione: che il nostro impegno in parlamento debba essere rafforzato da una grande mobilitazione del Paese”. Il 7 ottobre a Perugia c’è il primo importante appuntamento.

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