Diritti e democrazia: finisce a Roma il giro del lavoro


La redazione


“Questo nostro giro, ha detto Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom, ci ha consentito di costruire una serie di iniziative locali, per porre al centro dell’azione le istanze che più ci stanno a cuore: il lavoro e il suo valore, l’occupazione, i diritti dei lavoratori e dei cittadini, la democrazia”.


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Diritti e democrazia: finisce a Roma il giro del lavoro

Poco prima che partisse nel centro storico l’ultima tappa del Giro d’Italia, è giunta a Roma la pattuglia di ciclisti del “Lavoro in Marcia”, a conclusione del giro nell’Italia della crisi promosso dalla Fiom-Cgil con l’adesione di Arci e Uisp. L’ultima tappa, non competitiva, andava da Villa Adriana, presso Tivoli, fino a Porta San Paolo, dove le magliette rosse sono giunte a mezzogiorno, “Questo nostro giro, ha detto Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom, nell’intervento che ha concluso la manifestazione – ci ha consentito di costruire una serie di iniziative locali, per porre al centro dell’azione le istanze che più ci stanno a cuore: il lavoro e il suo valore, l’occupazione, i diritti dei lavoratori e dei cittadini, la democrazia”. Le carovane ciclistiche del “Lavoro in Marcia” si erano unite il 30 maggio a l’Aquila a una manifestazione promossa da comitati di cittadini del capoluogo abruzzese per affermare la propria volontà di avere diritto di parola sulla ricostruzione della città distrutta dal terremoto lo scorso aprile.

Fonte: L'Unità

1 giugno 2009

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Comunicato stampa. Lavoro in marcia. Landini (Fiom): “La volontà di affermare il diritto al lavoro si è simbolicamente unita alla volontà dei cittadini de L’Aquila di determinare tempi e modalità della ricostruzione.”

Si sono ricongiunte stamattina a L’Aquila le due carovane de Il lavoro in marcia, il giro d’Italia alternativo promosso dalla Fiom Cgil insieme a Arci e Uisp, la prima delle quali partita da Padova il 17 maggio, la seconda da Pomigliano D’Arco (Napoli) il 27 maggio.

“I partecipanti al Lavoro in marcia – ha dichiarato Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom Cgil – si sono oggi uniti a L’Aquila ai comitati dei cittadini che vogliono riappropriarsi del futuro della loro città. In particolare, i partecipanti al Giro hanno formato due cordoni che hanno consentito ai cittadini de L’Aquila presenti all’incontro un ingresso ordinato all’interno della zona rossa.”
“Si è trattato di una iniziativa di alto valore simbolico – ha affermato Landini – a testimonianza della volontà di molti cittadini aquilani di non restare ulteriormente tagliati fuori dall’elaborazione dei progetti per la ricostruzione nel dopo-terremoto. In questo modo, la volontà di affermare il diritto al lavoro dentro la crisi industriale, che costituisce il tema del Lavoro in marcia, si è unita simbolicamente alla volontà dei cittadini de L’Aquila di determinare tempi e modalità della ricostruzione della loro città.”

Ufficio stampa Fiom – Cgil

Roma, 30 maggio 2009

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