Roma, consiglieri aggiunti: “Dateci il diritto di voto”


Redattore Sociale


I tempi sono maturi per gli immigrati della Capitale. Ed a farsi portavoce di questa richiesta sono stati i consiglieri aggiunti all’Assemblea capitolina intervenuti in occasione del convegno “I cittadini immigrati verso Roma Capitale”.


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Roma, consiglieri aggiunti: "Dateci il diritto di voto"

Roma – "Poter arrivare, nel giro di pochi anni, ad ottenere il diritto di voto alle elezioni amministrative". I tempi sono maturi per gli immigrati della Capitale. Ed a farsi portavoce di questa richiesta sono stati, Madisson Godoy Sanchez, Romulo Sabio Salvador, consiglieri aggiunti all'Assemblea capitolina intervenuti in occasione del convegno "I cittadini immigrati verso Roma Capitale".

La tavola rotonda sul futuro degli stranieri nel nuovo ente territoriale si e' svolto nella sala della protomoteca del Campidoglio alla presenza, oltre che del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, di Sanchez e di Salvador, anche del consigliere del Pd, Franceso Smedile, del capogruppo del Pdl, Luca Gramazio, e degli altri consiglieri aggiunti: Tetyana Kuzyk e Victor Emeka Okeadu.

A fare la sintesi delle richieste degli immigrati e' stato Salvador. "Vogliamo sottolineare tre cose- ha spiegato il consigliere delle Filippine- la prima e' che essere riusciti a convincere il Governo ad inserire nel decreto di Roma Capitale un emendamento, approvato all'unanimita', per la continuita' dei consiglieri aggiunti anche nel nuovo ente territoriale e' una grande vittoria. Per ora ci va bene la figura del consigliere aggiunto senza voto, ma i prossimi passaggi potrebbero essere il diritto di voto degli stessi consiglieri in Assemblea e poi il diritto di voto alle elezioni amministrative per tutti gli immigrati regolari e stabilmente residenti a Roma".

A farli eco anche il capogruppo dei consiglieri aggiunti Sanchez. "Obiettivo del convegno- sono state le sue parole- e' anche richiamare l'attenzione su questo tema rivendicando un doppio diritto: avere il riconoscimento della nostra partecipazione civile con una rappresentanza politica che abbia pieni diritti e poi ottenere il voto per le amministrative".

Smedile, infine, intervenuto a margine de convegno ha detto di "auspicare che venga riconosciuto il diritto di voto a tutti gli uomini e le donne che vivono regolarmente e stabilmente a Roma. Intanto per la prima volta, in una legge dello Stato, viene stabilito che lo statuto di Roma Capitale deve prevede forme di consultazione e partecipazione permanenti e che il regolamento dell'Assemblea capitolina ne dovra' disciplinare forme e modalita'". Ora la palla torna al sindaco.

Fonte: www.redattoresociale.it
8 Ottobre 2010

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