Reporter dell’anno: il premio all’eritreo Seyoum Tsehaye


La redazione


Con il Premio, ogni anno dal 1992, Reporters sans frontières e la Fondation de France celebrano l’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti umani nel quale si legge che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere, diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.


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Reporter dell'anno: il premio all'eritreo Seyoum Tsehaye

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il premio “Reporter dell’anno 2007” è stato assegnato all’eritreo Seyoum Tsehaye dalla giuria di Reporters sans frontières – Fondation de France.

Con la designazione di questo coraggioso giornalista, imprigionato nelle terribili carceri eritree dal settembre del 2001, la giuria del premio ha voluto riportare l’attenzione sulla catastrofica situazione della libertà di stampa in questo piccolo paese del Corno d’Africa. Almeno 4 giornalisti sono morti nelle prigioni eritree nel corso di questi ultimi anni. Il principale responsabile è Issaias Afeworki, l’autoritario e inflessibile presidente del Paese dalla sua indipendenza, avvenuta nel 1993.

La Birmania è stata nel cuore dell’attualità da settembre, a seguito delle manifestazioni dei monaci e della repressione che ne è seguita. Reporters sans frontières e la Fondation de France hanno deciso di premiare, nella categoria "Media" che lottano per il diritto di informare e di essere informati, la radio-televisione Democratic Voice of Burma, una delle risorse d’informazione più affidabili durante la crisi birmana.

Il mondo arabo ha ricevuto due riconoscimenti. Nella categoria "Difensori della libertà di stampa", è stato premiato l’Osservatorio iracheno della libertà di stampa per il suo essenziale lavoro di denuncia delle innumerevoli violenze commesse contro i professionisti dei media. Mentre il riconoscimento della categoria “Cyberdissidenti” è andato al giovane blogger egiziano Kareem Amer: a soli 23 anni è stato condannato a quattro anni di prigione per avere criticato nel suo blog la politica del Presidente Hosni Moubarak e denunciato il dominio degli islamisti sulle università del paese.

Infine, a pochi mesi dall’apertura dei Giochi Olimpici di Pechino, Reporters sans frontières ha assegnato il premio speciale « Chine » alla coppia di militanti dei diritti umani Hu Jia e Zeng Jinyan che continuano ad informare il mondo intero sulle conseguenze nefaste per la popolazione cinese dei preparativi dei Giochi Olimpici. Entrambi sono oggi costantemente sorvegliati dalla polizia del Paese.

Il premio Reporters sans frontières – Fondation de France esite dal 1992.

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