Pronti, via: ha inizio il Meeting dei 1000 Giovani per la Pace!


La redazione della Marcia


Migliaia di giovani si sono riuniti oggi a Bastia Umbra per partecipare al Meeting dei 1000 Giovani per la Pace. Un’occasione per contrastare l’odierna crisi culturale, parlando di presente e di futuro.


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Pronti, via: ha inizio il Meeting dei 1000 Giovani per la Pace!

Ore 11: giovani sul palco, sound check, si canta, si suona. Pronti, via! Ha inizio il Meeting dei 1000 giovani per la pace. Tanti ce ne sono in sala, i primi arrivati, e altri sono attesi per il pomeriggio e per domani. Veloci i saluti delle “autorità” – il ritmo è scandito dal coordinamento di Michele Gagliardo di Libera e Luce Tommasi, di Rainews.
Il primo grande applauso è per una citazione da Moni Ovadia, che dice di “stranieri come siamo anche noi davanti a noi stessi”.
Tra parole e musica l’assemblea plenaria procede: “giovani, è il vostro momento”. Negli interventi iniziali vengono nominati a più riprese il Presidente Napoletano e San Francesco.
Le ricorrenze si intrecciano: i 150 anni di Unità d’Italia con i 50 anni della marcia Perugia-Assisi, con i 25 della Giornata mondiale di preghiera delle religioni per la pace. E ancora interventi.
Paolo Ruffini ricorda il valore della memoria, Lucia Goracci che sostiene che il pacifismo, dopo essere stato “contro” ora ha un’occasione per essere positivo, guardando ai movimenti degli ultimi mesi sull’altra sponda del Mediterraneo. Dall’Egitto arriva Sara El Sayed a raccontare i momenti carichi di energia della piazza del Cairo in gennaio, ma anche le preoccupazioni che ora si perdano di vista gli obiettivi iniziali: pane, libertà e giustizia sociale.
Sul palco si allargano i confini: arrivano giovani da Tunisia, Afghanistan, Siria, Palestina, Israele, Turchia, Iraq… Flavio Lotti sostiene che il Meeting debba molto a queste persone, che hanno storie dure e che hanno faticato anche solo per ottenere il visto per entrare in Italia: il mondo non finisce alla nostra porta di casa. E ancora numeri: non si contano i giovani presenti al Meeting, ma le persone che non ce l’hanno fatta ad attraversare il Mediterraneo. 1500 solo nell’ultimo anno. Riccardo Noury chiede di ricordarli. Nel cinquantesimo anno di Amnesty International il Meeting è anche per loro.

23 settembre 2011

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