Praga si fa scudo


Tommaso Di Francesco - Il manifesto


Parla Jan Neoral, sindaco di Trokavec nei colli Brdy, lì a 60 km da Praga verrà edificato il Radar di Bush: “Abbiamo fondato una lega di 37 comuni contrari. Così rilanciano solo la guerra fredda distruggendo il territorio”.


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Praga si fa scudo

La dorsale collinare dei Brdy è un’area vasta a circa sessanta chiometri da Praga. Trokavec è un piccolo centro con tutt’intorno una conta di quasi cento comuni dove abitano 160.000 persone. Qui l’amministrazione Bush vuole installare un mega radar, che chiamano Radiolocatore, una delle due installazioni del sistema di Scudo antimissile, insieme alle rampe di missili da situare in Polonia. Tra le proteste – nascoste dai grandi media nazionali e internazionali – dell’opinione pubblica e delle popolazioni locali in rivolta anche di fronte all’assenso e alle ambiguità dei governi di Praga e Varsavia. Incontriamo Jan Neoral, 66 anni, baffoni alla Walesa (o alla Stalin), sindaco di Trokavec che da un anno e mezzo guida la protesta locale e partecipa a Ne Zakladnam (No alle basi) il movimento ceco contro lo scudo oggi in piazza contro il segretario di stato Usa Condoleeza Rice a Praga per firmare l’accordo sul Radar.
Come è nato questo movimento e perché siete contrari e preoccupati di questa installazione? È vero che lei è stato addetto al radar?
Dal gennaio 2007 fino a maggio ho quasi lottato da solo contro il radar come sindaco di Trokavec, il 17 marzo dell’anno scorso abbiamo fatto il primo referendum comunale, il 100% era contro. Però era evidente che da solo non potevo continuare. Così abbiamo fondato la Lega dei sindaci contro il Radiolocatore che fa parte  del sistema di Scudo antimissile. Attualmente la Lega è composta da 37 sindaci e 87 sindaci che di fatto sostengono concretamente la nostra lotta. Io sono esperto di elettrotecnica e radiolocazone e ho lavorato come dipendente civile dell’esercito alla manutenzione dei radar dal 1974. Per questo so che è una porcheria. Un radar di quella potenza non può stare in una zona densamente abitata. Se andiamo a cercare altri radar dello stesso tipo li troviamo solo in Alaska e in Groenlandia. Quello che sposteranno qua è quello che si trova, sempre isolato, nelle isole Marshall in pieno Pacifico. Quel radar ha già 20 anni di età, verrà aggiornato e potenziato per diventare il radar più potente del mondo con una potenza di alcune centinaia di megawatt. Lo vogliono collocare a un chilometro e mezzo dai centri abitati, villaggi e cittadine molto popolate. Ci sono due aspetti della nostra preoccupazione che hanno la stessa importanza, il primo è quello sanitario, della ricaduta sulla popolazione e riguarda la salute delle popolazioni in un raggio di cento chilometri, e poi c’è quello della sicurezza a livello di rapporti internazionali che riguarda tutto il continente europeo. In questi giorni il premier polacco Tusk ha dichiarato che i missili antimissili che dovrebbero essere posizionati in Polonia non aumentano la difesa della Polonia ma al contrario aumentano il pericolo, la minaccia e per questo chiede agli americani strumenti di maggior difesa per potenziare l’esercito. Invece il nostro stupido premier Topolanek ha dichiarato che il nostro radar creerà un’”oasi sicura”. È falso, crea solo nuove minacce per noi. Per 18 anni l’Europa era tranquilla perché c’era l’accordo sui missili a breve e medio raggio e c’era il trattato sugli armamenti convenzionali. Ora che il governo degli Stati Uniti e il nostro premier hanno cominciato  a parlare del radar, i russi non si sentono più vincolati da quei trattati e hanno ricominciato a far volare i bombardieri a lungo raggio. Tra ‘altro nessuno al mondo può pensare di combattere il terrorismo con un radar.
Quali ricatti e quali promesse avete ricevuto per cambiare idea?Come verrebbe sconvolta la vocazione dei Brdy dall’insediamento?
Il premier ci ha comunicato, attraverso la stampa perché non ha mai convocato i rappresentanti degli enti locali, che siccome ha scoperto che i Brdy sono “un’area disagiata” il governo invierà un miliardo e cento milioni di corone. Abbiamo convocato una conferenza stampa, sono venuti anche giornalisti della stampa estera, e io ho detto che era un evidente tentativo di corruzione della popolazione dei Brdy e un atto assolutamente fuori luogo perché lo stato ha l’obbligo di interessarsi della nostra zona, è un nostro diritto avere quei contributi. Naturalmente l’essere umani è debole e quattro sindaci di piccoli comuni hanno accettato i contributi e si sono ritirati dal movimento. Ma è passato un anno dalla promessa e non abbiamo visto nemmeno un centesimo.
C’è poi il problema della collocazione dei soldati americani legati al funzionamento e alla difesa del radar…
La superficie complessiva del Radiolocatore sarà di 400 ettari e la metà sarà bosco che viene tagliato. Questi sono i dati ufficiali del ministero della difesa ceca. Sono  boschi che funzionano come fornitura idrica dalla quale dipendono tutti gli insediamenti umani dei dintorni. Naturalmente se viene tagliata una superficie così vasta di bosco e se viene cementata un’altra parte così imponente questo provocherà effetti gravi  a partire dal calo delle riserve d’acqua. L’importante per gli esseri umani è che la frequenza su cui trasmette quel radar è quello del forno a microonde. Questo vuol dire che quella radiazione a contatto con tessuti organici li decompone, uccide le cellule componendole devastando la circolazione sanguigna.
Greenpeace ha fatto un presidio dei Brdy, per la pace e per impedire il taglio dei boschi…
Si, i giovani di Greenpeace hanno occupato la sommità del sito per sei settimane e hanno proclamato lo “stato indipendente di Peaceland” emettendo anche carte d’identità (mi mostra la sua, ndr): per ora ha 960 cittadini. Poi è arrivato l’esercito per sgomberare il presidio dal luogo che demanio militare, e per evitare il ritorno degli attivisti pacifisti hanno recintato per tre chilometri la zona non con il semplice filo spinato ma con un filo spinato “ a lamette da barba”. Una atrocità per gli animali.
Che prova una persona come lei che ha vissuto gli anni dolorosi dell’invasione sovietica del ’68 e poi la svolta democratica dell’ 89, con questo rischio di ritorno della guerra fredda nel cuore d’Europa a partire proprio dalla Repubblica ceca?
È una cosa che dico sempre quando parlo nelle manifestazioni e che ripeterò martedì 8 (oggi, ndr) in piazza Venceslao. Quando questo governo avrà finito il suo mandato, il nuovo governo deve trattarli da traditori della paria e dovranno essere messi di fronte alle loro responsabilità. È incredibile che dopo la dominazione sovietica eravamo così felici dell’autonomia riconquistata, eravamo tornati padroni del nostro paese. Invece il governo Topolanek invita senza nessun bisogno questi soldati stranieri. Voglio subito specificare una cosa: io non ho niente contro i soldati americani, ho uno zio che è stato pilota nella seconda guerra mondiale e vive lì, siamo alleati degli americani e se vogliono fare esercitazioni militari sono benvenuti, li invito a giocare a pallone e a prendere una birra, non c’è  problema. Ma non voglio che vengano a mettere quel radar. La motivazione ufficiale del nostro governo è che serve contro la Corea del Nord e contro l’Iran. Bene, la Corea del Nord possiamo dire che si è arresa accettando la contropartita degli aiuti economici, è vero che la questione dell’Iran è aperta, anche se l’intelligence Usa ha svelato che l’Iran non ha alcun sistema atomico d’attacco. Così quando noi dicevamo che non era vero, il governo ripeteva che mentivamo. Ma il 18 novembre del 2007 il premier Topolanek al congresso del suo partito, il conservatore Ods, ha rivelato che l’unico motivo per cui c’è il radar è impedire che noi torniamo sotto l’influenza della Russia.

Fonte: il Manifesto

8 luglio 2008 

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