Piano europeo degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente


La redazione


A Venezia, nei mesi scorsi, abbiamo organizzato una importante Conferenza europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle città israeliane e palestinesi, di cento città europee e di tutte le istituzioni e organizzazioni europee degli enti e dei governi locali. Leggi la Dichiarazione finale.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Piano europeo degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente
 2008
Anno Europeo per il Dialogo Interculturale
60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Giorgio Napolitano

III Conferenza Europea
degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente
Venezia, 25 – 27 settembre 2008

facciamo pace
in Medio Oriente
ricostruiamo la speranza

Dichiarazione finale

Le città e i governi locali d’Europa riuniti a Venezia in occasione della Terza Conferenza europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, con il patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero degli Affari Esteri Italiano, del Comitato delle Regioni, del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa e dell’associazione mondiale “Città e Governi Locali Uniti” (UCLG);

a quindici anni dalla firma degli Accordi di Oslo
, in occasione del 60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dell’Anno Europeo per il Dialogo Interculturale;

preoccupati
per il continuo deterioramento della situazione in Medio Oriente, per i gravi pericoli che da quella regione incombono anche sulla nostra stessa Europa e per la paralisi della diplomazia internazionale e delle istituzioni che avrebbero dovuto mettere fine da tempo a questa tragedia;

coerenti con i valori e gli ideali scolpiti nelle nostre costituzioni nazionali e nelle carte fondamentali dell’Europa e delle Nazioni Unite;

dopo un lungo e appassionato confronto di idee e punti di vista diversi che ha messo in luce tutti gli aspetti dei problemi della regione e ha fatto emergere numerose proposte;

dopo aver ascoltato lo straziante appello dei familiari delle vittime palestinesi e israeliane ad intervenire per mettere fine ad ogni forma di violenza, alle violazioni dei diritti umani e riconoscere a tutti le donne e gli uomini, i bambini e le bambine di entrambi i popoli pari dignità e diritti;

ribadiscono la loro viva solidarietà ai familiari di tutte le vittime di questo conflitto, impegnandosi a ricercare risposte concrete, costruttive e cooperative;

ricordando l’importante “Dichiarazione di Venezia” sottoscritta dal Consiglio Europeo il 13 giugno 1980, in questo stesso Palazzo Ducale, con cui la Comunità Europea, per la prima volta riconobbe di “essere obbligata a svolgere un ruolo speciale” per costruire la pace in Medio Oriente sulla base dalle risoluzioni delle Nazioni Unite 242 e 338;

riconoscendo
l’importante ruolo conciliatore che può essere svolto dall’Europa, rivolgono un pressante appello all’Unione Europea, alle sue istituzioni e ai governi membri, ad accrescere rapidamente il proprio impegno politico per mettere fine a questo conflitto e alle sofferenze delle popolazioni coinvolte e prevenire ulteriori guerre, violenze e atti di terrorismo;

chiedono alle stesse istituzioni europee e nazionali di non sprecare la disponibilità delle città e dei governi locali europei a partecipare attivamente a questo sforzo con progetti che possono contribuire in modo significativo a gettare le basi della pace, a promuovere il dialogo, il riconoscimento e la comprensione reciproca, a diffondere la cultura della pace, dei diritti umani e della riconciliazione;

chiedono alle istituzioni europee e nazionali di investire sulla “diplomazia delle città e di eliminare tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della cooperazione decentrata;

raccolgono
il forte appello delle città palestinesi e delle città israeliane a moltiplicare le relazioni e le iniziative di solidarietà, di amicizia e di collaborazione con le città europee in modo da rompere l’isolamento e combattere la paura;

invitano tutte le città e i governi locali europei ad assumere un ruolo attivo per la pace in Medio Oriente: tutti, grandi e piccoli, di qualsiasi orientamento politico, con molti o pochi soldi, hanno la possibilità di fare qualcosa di utile e insostituibile;

ribadiscono che non è vero che “non si può fare niente”: al contrario ci sono molte cose che le città e i governi locali europei possono e debbono fare:

1.    rafforzare il dialogo e la conoscenza reciproca con il popolo palestinese e con il popolo israeliano;
2.    favorire la ricomposizione e non la divisione della società palestinese;
3.    ricostruire la fiducia e la speranza nella pace rompendo l’isolamento e sviluppando la solidarietà concreta;
4.    alleviare le sofferenze delle vittime innocenti del conflitto;
5.    vigilare sulle violazioni e il rispetto della dignità e dei diritti umani;
6.    sostenere i familiari delle vittime e le forze di pace;
7.    sviluppare la collaborazione con gli Enti Locali israeliani e palestinesi a favore della pace in Medio Oriente e sostenere l’Alleanza dei Municipi per la pace;
8.    collaborare con le organizzazioni della società civile europea impegnate per la pace in Medio Oriente;
9.    sensibilizzare i cittadini sui problemi del Medio Oriente coinvolgerli in iniziative di solidarietà e di pace;
10.    sollecitare i governi europei e l’Unione Europea a sostenere la cooperazione decentrata, bilaterale e trilaterale, per la pace in Medio Oriente;
11.    rafforzare l’impegno politico dei governi europei e dell’Unione Europea per la pace in Medio Oriente;
12.    rafforzare ed estendere la rete degli Enti Locali europei a favore della pace in Medio Oriente.

Considerando le disperate condizioni delle città, dei villaggi e dei comuni palestinesi che non sono neanche in grado garantire i servizi fondamentali ai loro cittadini;

consapevoli dell’esperienza degli Enti Locali europei maturata in vent’anni di cooperazione decentrata con i Territori Palestinesi, sia con interventi di emergenza che con progetti di sviluppo;

si impegnano
a proseguire e a sviluppare i piccoli e grandi progetti di solidarietà, cooperazione e dialogo resi possibili dal generoso impegno di  tante città e cittadini europei;

si impegnano a collaborare con le organizzazioni e le reti della società civile europea, per sensibilizzare i cittadini, accrescere il numero, la qualità e l’efficacia degli interventi;

si impegnano ad attuare il seguente piano di lavoro che prevede diverse azioni in Europa e in Medio Oriente:

In Europa
Campagna per la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle città e dei cittadini europei
Da realizzare in collaborazione con tutte le città, gli enti e i governi locali e le loro associazioni, con le organizzazioni della società civile e le istituzioni interessate. Questa campagna includerà anche il progetto di una tournée europea di artisti palestinesi e israeliani.

Campagna di pressione sull’Unione Europea e sui governi membri
tesa a rafforzare l’iniziativa politica dell’Europa e a sostenere la cooperazione decentrata, bilaterale e trilaterale, per la pace in Medio Oriente. Particolari iniziative verranno assunte in vista delle prossime elezioni europee. Il programma prevede anche l’organizzazione di una giornata europea delle città per la pace in Medio Oriente.

In Medio Oriente.
Organizzare una grande missione delle città europee per la pace in Israele e Palestina
Un progetto trilaterale di pace. Un grande progetto per andare incontro ai due popoli, per conoscere, per capire cosa fare, per cominciare a fare. Il dovere di andare per vedere, conoscere e capire. 100 città europee per la pace in Medio Oriente.

Programma Giovani di pace

Un progetto trilaterale di pace che vede al centro un vasto impegno per dare la parola ai giovani israeliani, palestinesi ed europei e aiutarli a compiere insieme un passo nel futuro, nella cultura della pace, dei diritti umani, della nonviolenza e della riconciliazione.

Sviluppare i partenariati e i gemellaggi con le città palestinesi e israeliane impegnate per la pace in Medio Oriente.
Adottare una comunità, un villaggio o una città palestinese per affrontare l’emergenza umanitaria. Sostenere progetti di rafforzamento istituzionale dei Comuni palestinesi. Sviluppare una campagna per promuovere il gemellaggio tra città israeliane e palestinesi.

Euro-Cooperazione (EuroGaza – EuroBetlemme – EuroNablus – …)
Un programma per accrescere la qualità dei progetti di cooperazione decentrata. Creare reti europee di città che lavorano insieme nella stessa città palestinese o israeliana per condividere le esperienze e promuovere progetti comuni.

***

La Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente decide inoltre di:

continuare
a sostenere l’Alleanza dei Municipi per la Pace in Medio Oriente (MAP) e sviluppare le sue attività in modo da contribuire fattivamente al processo di pace tra il popolo israeliano e quello palestinese;

promuovere la creazione di un Comitato Internazionale per il riconoscimento della città di Hebron quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO;

promuovere la creazione di un Festival universitario internazionale di musica a Gerusalemme, la cui prima edizione si svolgerà il 10-12 ottobre 2009;

sostenere una campagna per i villaggi palestinesi che sono spesso dimenticati dalla cooperazione internazionale;

sostenere lo sviluppo di un programma per promuovere una cultura di pace con il coinvolgimento di artisti palestinesi ed israeliani.

Questo piano di lavoro può essere realizzato solo grazie al contributo di tutti. Ogni città, governo locale, associazione e istituzione che intenda contribuire fattivamente al processo di pace in Medio Oriente potrà giocare un ruolo insostituibile.

La Rete Europea degli Enti locali per la Pace in Medio Oriente si assume la responsabilità di coordinare queste attività in stretta collaborazione con tutti gli interessati. A tal fine, dopo otto anni di lavoro informale, la Rete Europea degli Enti locali per la Pace in Medio Oriente decide di costituirsi in Associazione allo scopo di estendere e rafforzare l’impegno delle città e dei governi locali europei per la pace in Medio Oriente.

Venezia, 27 settembre 2008


La Conferenza è promossa dalla Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente
e dalle seguenti organizzazioni: Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Comune di Venezia, Provincia di Venezia, Rete francese per la cooperazione decentrata per la Palestina, Federazione delle Città Unite Francia, Fondo Catalano per la Cooperazione allo Sviluppo (Spagna), Fondo Andaluso dei Comuni per la Solidarietà Internazionale (Spagna), Provincia di Barcellona (Spagna), Comune di Barcellona (Spagna), Comunità Urbana di Dunkerque (Francia) con il patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napoletano, del Parlamento Europeo, del Ministero degli Affari Esteri, del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa e dell’associazione mondiale “Città e Governi Locali Uniti” (UCLG),  in collaborazione con il Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE), l’Unione nazionale dei Comuni Israeliani (ULAI), l’Associazione nazionale dei Comuni Palestinesi (APLA), l’Alleanza dei Municipi per la Pace (MAP), il Commissione sulla diplomazia delle città (UCLG), il Commissione Mediterraneo (UCLG), il Commissione per la Cooperazione Decentrata (UCLG), il Commissione per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (UCLG), l’Unione delle Province italiane (UPI), l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), l’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE), la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative e delle Province Autonome (Italia).

Il sito web ufficiale della Conferenza è: www.citiesforpeace.eu

Per informazioni:
Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
via della Viola 1 (06100) Perugia – tel. 075/5722479 – fax 075/5721234
email: info@entilocalipace.it – www.entilocalipace.it

In Francia

Cités Unies France
9 rue Christiani (75018) Parigi – tel: +33 (0)1 53418181 – fax +33 (0) 1 53418141  email: s.giovetti@cites-unies-france.org – www.cites-unies-france.org

In Spagna
Fondo Catalano per la Cooperazione e lo Sviluppo
Via Laietana 33, 9é 2° (08003) Barcelona- tel.+34 93 4122602 – fax.+34 93 3019088
Email: fonscat@pangea.org – www.fonscatala.org

Provincia di Barcellona

C/ Còrsega 273- 279 2n. 
(08008) Barcelona- tel.+34  93 4022 222 – 93 4049321  
Email: dri.diplomaciam@diba.cat – www.diba.es

Fondo Andaluso dei Comuni per la Solidarietà Internazionale

C/ Morería 2 – 1º. 14008 – Córdoba – tel: +34 957 497183 – fax: +34 957 463810
Email: famsi@andaluciasolidaria.org – www.andaluciasolidaria.org
scarica l’allegato

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento