No al lodo Alfano


Libera Informazione


Articolo21 e Libera davanti a Montecitorio lunedì 25 maggio alle ore 11 per chiedere che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge.


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No al lodo Alfano

Quattro cittadini più uguali degli altri. Un Presidente del Consiglio immune da una sentenza della Cassazione che lo indica come il corruttore dell'avvocato Mills. I media italiani che raccontano i pareri dei politici ma dimenticano di spiegare ai telespettatori il contenuto della sentenza, cancellando i fatti. Per protestare contro queste anomalie del sistema democratico, Articolo21 e l'associazione Libera lunedì 25 maggio alle ore 11 saranno in piazza davanti a Montecitorio per dire no al Lodo Alfano. Attualmente al vaglio della Corte Costituzionale il lodo Alfano rende immune da procedimenti penali le quattro maggiori cariche della Repubblica: presidente del Consiglio, i presidenti di Camera e Senato e il presidente della Repubblica.

"L’immunità si colloca nelle peggiori delle tradizioni medioevali in cui soltanto i sovrani erano al di sopra della legge – dichiara Tonio dell’Olio di Libera. Per noi che siamo impegnati in percorsi di educazione alla legalità questo principio di uguaglianza di fronte alla legge è inviolabile. Troppe volte   – continua Dell'Olio – ci sentiamo ripetere dai ragazzi che il rispetto della legge o è per tutti o per nessuno. Per questo – conclude Dell’Olio – la nostra voce al sit in davanti a Montecitorio vuol essere la voce di  tutti coloro ai quali chiediamo ogni giorno di rispettare le regole”.

 "Articolo 21 il prossimo 25 maggio ci sarà – dichiara Giuseppe Giulietti – per chiedere che tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge. Come Articolo 21 crediamo che nessun cittadino possa essere sottratto al suo giudice naturale, nel bene e nel male". "Non c'è dubbio che la sentenza di ieri sul caso Mills – continua Giulietti – abbia evidenziato come in questo Paese ci sia un doppio regime, alcuni rispettano la legge altri no". "I Tg che hanno dato la notizia della sentenza Mills ieri – conclude Giulietti – hanno raccontato i commenti dei partiti sulla sentenza ma dimenticato di raccontarla, questo perchè ancora una volta l'informazione cancella i fatti e questi scompaiono"

Fonte: Liberainformazione, Articolo21

20 maggio 2009

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