Nayla Ayesh e Lily Traubmann – Donne dell’Anno 2007 scrivono al Consiglio Regionale della Valle d’Aosta


La redazione


"Abbiamo avviato una campagna per contribuire a migliorare la vita della popolazione di Gaza. Lo scopo della campagna è mettere fine all’assedio di Gaza".


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Nayla Ayesh e Lily Traubmann - Donne dell'Anno 2007 scrivono al Consiglio Regionale della Valle d'Aosta

Caro Presidente e care tutte e tutti,

desideriamo ringraziare ognuno di voi per il caloroso benvenuto e l’ospitalità con cui ci avete accolte. E’ stata per noi un’opportunità straordinaria per conoscere meglio la vostra cultura e il vostro splendido  paese. Non dimenticheremo mai i momenti felici e fruttuosi che abbiamo trascorso insieme così come non potremo dimenticare le donne e gli uomini straordinari che abbiamo incontrato, che hanno mostrato di credere in modo sincero nell’umanità e nella giustizia.
Ora siamo rientrate  a casa, alla quotidiana sofferenza. Dopo la Conferenza di Annapolis, il Governo Israeliano continua a portare avanti la brutale chiusura della Striscia di Gaza. Si tratta di una dura forma di punizione collettiva illegale, che nega anche ai malati di lasciare Gaza per ricevere trattamenti medici. Nelle ultime settimane, 13 palestinesi sono morti prima di aver ricevuto il permesso di uscita.
Tali misure punitive includono il taglio del carburante e dell’elettricità e la negazione di poter accedere all’educazione e alle cure mediche. Decisioni e atti illegali come questi portati avanti dall’occupazione israeliana, vanno contro tutti i trattati internazionali, compreso il Diritto Umanitario Internazionale, che espressamente ritiene il Governo Israeliano responsabile per la sicurezza e il benessere della popolazione palestinese. Questa punizione collettiva fa pagare a civili palestinesi innocenti il prezzo per le azioni commesse da gruppi palestinesi estremisti e irresponsabili.
Il Governo Israeliano continua inoltre la sua politica di confisca della terra per costruire nuovi insediamenti o espandere quelli esistenti. Ieri, ha annunciato la costruzione di più di 300 nuove abitazioni nella colonia di Har Homa, in quella che è oggi Gerusalemme Est, vicino a Bethlehem nei Territori Occupati.  
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