Napolitano e la politica immorale


Francesco Anfossi, Famiglia Cristiana


Il monito del Capo dello Stato sulla perdita dei valori nella gestione della cosa pubblica. L’allarme per il degrado e per il rigurgito dell’antipolitica.


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C’è  un “acuto bisogno di slancio ideale e senso morale” in Italia. Parlando ad Assisi durante un incontro con il cardinale Gianfranco Ravasi, il capo di Stato Giorgio Napolitano si è soffermato sul quadro della politica italiana. Lo ha trovato “inadeguato”. Ha parlato della necessità di “riscoprire la nozione di bene comune”. Il riferimento, peraltro nemmeno tanto velato, è alla “Regionopoli” emersa in queste settimane, all’indignazione e allo sconcerto provocato dal verminaio dell’appropriazione delle risorse pubbliche da parte dei partiti.

Mentre l’esecutivo è impegnato nella sua battaglia contro la speculazione finanziaria e nella revisione dei conti pubblici, sembra alludere Napolitano, la classe politica continua ignara a far finta di non sentire. Preoccupa, nel Capo dello Stato, oltre al degrado della politica, il rigurgito dell’antipolitica e la frammentarietà che mina la democrazia. Serve uno sforzo straordinario che Napolitano paragona a quello dei tempi della Costituente: “La nostra comunità nazionale ha avuto bisogno, oggi come in pochi altri momenti da quando ha ritrovato con la democrazia la sua libertá, di una ripresa di slancio ideale e di senso morale”. 

Fonte: http://www.famigliacristiana.it
5 Ottobre 2012

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