Modena, l’assessore restituisce il foglio di congedo a Giovanardi


Redattore Sociale


Il gesto del responsabile delle Politiche giovanili, Fabio Poggi, per protestare contro i tagli: “Situazione paradossale: costante aumento delle domande, inesorabile diminuzione dei finanziamenti”.


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Modena, l'assessore restituisce il foglio di congedo a Giovanardi

MODENA – Signorno! L’assessore alle Politiche giovanili di Modena, Fabio Poggi, restituisce il foglio di congedo al sottosegretario Carlo Giovanardi. Lo fa aderendo all’appello contro i tagli al Servizio civile nazionale promosso dall’associazione Gondwana per la cooperazione e la diplomazia popolare, e per onorare quel servizio civile che fece da obiettore di coscienza al servizio militare a metà degli anni ottanta occupandosi di cooperazione internazionale. La stretta è  data dai numeri, dai tagli che il governo anno dopo anno sta infliggendo a quel Servizio civile nazionale che tanto successo ha avuto negli anni passati e che molti giovani vorrebbero continuare a sperimentare. Un’opportunità oggi ridotta al lumicino: il fondo nazionale per il Servizio civile ha subito una prima riduzione nel 2008 quando sono stati avviati al servizio circa la metà dei giovani rispetto all’anno precedente, le risorse sono calate  da 270 milioni a 170 milioni di euro nel 2010 e scenderanno a 125 milioni nel 2011.

Assessore,  che significato ha restituire il congedo militare?
Ha un significato simbolico come il gesto che i sindaci hanno fatto tempo fa per protestare contro i tagli della Finanziaria restituendo la fascia tricolore ai prefetti.

Quale è la realtà del servizio civile a Modena?
Nella nostra città la situazione è paradossale:  di fronte ad un costante aumento delle domande vi è un’inesorabile diminuzione dei finanziamenti, nel 2009 sono state accolte solo 38 domande delle 152 presentate di cui 36 cittadini italiani nelle strutture del comune e 2 stranieri nei progetti della regione.

Quale è la differenza tra il vecchio servizio civile inteso come obiezione di coscienza e quello attuale?
Per quanto riguarda Modena l’idea è quella di offrire un alternativa in più a coloro che vogliono uscire da una  visione stereotipata di giovani intenti a praticare bullismo o vandalismo oppure in cerca di un modo per difendersi da questi due fenomeni. Con il Servizio civile nazionale possiamo offrire una immagine positiva di volontari inseriti nel contesto del servizio civile che sono protagonisti della vita della loro città.

Ci sono ancora possibilità di svolgere il Servizio all’estero?
Si può dire che il Servizio civile non ha confini, si può fare nella propria città o regione come in Brasile o in Perù: il vero problema sono i finanziamenti dei progetti, che ogni anno sono sempre meno. Non solo: oltre alla cronica mancanza di soldi le procedure  per avviare i progetti sono complicate, quando presentiamo le domande al Coordinamento nazionale  per il servizio civile  dobbiamo illustrare i singoli progetti uno per uno e si fanno delle vere e proprie selezioni. Ma non dovrebbe essere così: ogni richiedente dovrebbe avere la possibilità di fare questa esperienza, e non dimentichiamo che capita frequentemente che grazie a questa al Servizio civile nazionale molti giovani si sono avvicinati alla professione che ora svolgono.

Quali prospettive ci sono?
Al momento stiamo valutando la situazione dei fondi erogabili per i nostri progetti, l’assegnazione avviene a livello nazionale e non conosciamo ancora il criterio con cui saranno assegnati. Ma le prospettive non sono buone: sicuramente la leva breve ideata dal ministro La Russa necessiterà di fondi, circa 20 miliardi, che  arriveranno anche dalle risorse liberate dal Servizio civile. E’ assurdo che si taglino i fondi destinati a noi, che cerchiamo di essere utili alla società, per darli ad una leva breve che in tre mesi non insegnerà niente a nessuno”.  (vincenzo bottiglioni) 

Fonte: www.redattoresociale.it
2 Agosto 2010

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