Libia, pioggia di missili su Tripoli


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Sequestrato rimorchiatore italiano. Esplosioni nella capitale, il raiss reagisce con i cannoni anti-aerei Cina e Russia condannano i raid.


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Libia, pioggia di missili su Tripoli

Tripoli è stata bombardata prima dell’alba oggi, secondo un giornalista dell’Afp e stando a quanto riferito dalla televisione di stato libica. Non ci sono al momento altre conferme del bombardamento, mentre tutte le fonti disponibili dicono che nella capitale libica la contraerea è entrata in azione e si sono sentite esplosioni. Il giornalista dell’Afp ha inoltre detto di aver visto un aereo sorvolare la residenza-caserma di Gheddafi a Bab al Azizia, nel sud della capitale e di avere sentito varie esplosioni.

Cannoni antiaerei installati alla residenza e nei dintorni, così come in altre zone di Tripoli, hanno aperto il fuoco poco dopo le 02:20 locali (le 01:20 in Italia). Non si è potuta avere per ora -scrive l’Afp- nessuna informazione sugli obiettivi presi di mira. Immagini hanno mostrato traccianti nel cielo di Tripoli e corrispondenti hanno riferito che si udivano urla di «Allah è grande!».

Secondo fonti qualificate contattate dall'Ansa, l’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: a bordo sono otto italiani, due indiani e un ucraino. I fatti, secondo le scarne informazioni disponibili, si sarebbero verificati ieri pomeriggio, quando il rimorchiatore stava sbarcando a Tripoli dei lavoratori libici. Alcuni uomini armati, tra cui uno che si sarebbe qualificato come il comandante del porto, hanno fermato l’equipaggio, impedendo al rimorchiatore di ripartire. Gli italiani e gli altri si troverebbero tuttora a bordo.

Il ministero della Difesa britannico ha comunicato che anche l’aviazione di Londra ha lanciato raid aerei sulla Libia, senza tuttavia precisare quando e dove. «Posso ora confermare che anche la Raf (Royal air force) ha lanciato missili Stormshadow da alcuni Tornado GR4», ha detto un portavoce delle forze armate britanniche, il generale John Lorimer. Fino ad ora erano stati annunciati raid aerei effettuati solo dalla Francia ieri nell’est del Paese, mentre il Pentagono ha comunicato che oltre 110 missili cruise sono stati lanciati sempre ieri da navi e sommergibili Usa e Gb. .

Intanto la Libia ha deciso di non cooperare più con l'Unione europea nella sua lotta contro l'immigrazione clandestina. «La Libia non si ritiene più responsabile dell'immigrazione clandestina verso l'Europa», ha affermato un responsabile della sicurezza, secondo quanto riferito dalla televisione ufficiale di Tripoli. Se «l'Europa non sostiene e ignora il ruolo attivo della Libia nella lotta contro l'immigrazione e come garante di stabilità in Africa del Nord e in qualsiasi altra zona dell'Africa, la Libia sarà obbligata (…) a cessare la sua lotta contro l'immigrazione clandestina, per impedire a milioni di migranti neri di dirigersi verso l'Europa», ha affermato il funzionario del regime.

Dopo la Russia, infine, stamane anche la Cina ha espresso il suo «rammarico» per gli attacchi della coalizione internazionale contro le truppe del Colonnelo Muammar Gheddafi. Pechino, insieme a Mosca, entrambi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto si erano astenute al momento dell’approvazione della risoluzione 1973 che ha dato base legale all’intervento in Libia.

Fonte: www.lastampa.it
20 Marzo 2011

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