La notte bianca della Rai ai cittadini: a Roma il 18 ottobre


MoveOn Italia


Anche Flavio Lotti interverrà all’iniziativa organizzata da MoveOn Italia: “Non voteremo più nessuno che non accetti di impegnarsi per liberare la Rai e restituirla ai cittadini: questo è l’impegno che noi ci assumiamo”.


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cavalloRai
“ORA I FATTI PER CAMBIARE DAVVERO”
I cittadini possono dare un grande esempio di unità per un reale e possibile rinnovamento
Giovedì 18 Ottobre Piazza Farnese ore 18
“La notte bianca della Rai ai cittadini e la libertà dell’informazione”
– La Riforma La Rai ai Cittadini (5 Punti per garantire un bene pubblico)
– Punti precisi su Conflitto di interessi e Antitrust
– Legge anticorruzione in punti di Scarpinato

Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione è essenziale una netta e chiara separazione, stabilita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media.

Il cambiamento necessario per rendere più libero il nostro paese potrà esser votato anche trasversalmente e per tutti nel prossimo Parlamento?
I cittadini propongono e spingono anche le riforme, le istituzioni e la politica possono diventare aperte.

La politica saprà ascoltare i cittadini soprattutto in un momento così delicato per le Istituzioni?

Avvicinare i cittadini alle Istituzioni
http://www.facebook.com/events/374645425943503/375167532557959/?notif_t=plan_mall_activity
IL 18 CI SARANNO: Libera di Don Ciotti, Articolo 21, Libertà e Giustizia, FNSI, Usigrai, Teatro Valle, Indignerai, Alba, Tavolo della Pace, Liberacittadinanza, TILT e tutte le associazioni e i movimenti che hanno aderito ai 5 punti de La Rai ai cittadini.
INTERVERRANNO per ora: Tana De Zulueta, Giulio Cavalli, Oliviero Beha, Giovanni Valentini, Roberto Natale, Flavio Lotti, Udo Gumpel, Francesca Fornario, Giuseppe Giulietti, Gian Mario Gillio, Nicola D’Angelo, Luca Borgomeo, Giovanni Anversa, Antonio Turri, Carmine Fotia, Ernesto Ruffini, Gianfranco Mascia, Guido Scorza, Alessandro Gilioli, Gilberto Squizzato, Francesca Re David, Giuseppe De Marzo (presto sapremo anche le persone che parleranno per alcune organizzazioni e Associazioni)
ARTISTI – Per ora ci saranno: Rocco Papaleo, Chiara Civello, Francesco Baccini, Matteo Catalano, Leandro Piccioni, L’Orchestraccia, Andrea Rivera
POLITICI – ci saranno: Vincenzo Vita, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola, Dario Franceschini, Angelo Bonelli, Bengasi Battisti (Sindaco M5Stelle di Corchiano),
Fabio Granata, Carlo Rognoni (Bersani manderà un messaggio).
Stiamo aspettando risposte anche da altre formazioni politiche.
Stiamo cercando di coinvolgere anche i 5 Stelle per gli obiettivi comuni dei cittadini

L’impegno dei politici, anche dopo gli incredibili scandali, nell’approvare leggi spinte dai cittadini e dalla società civile nel prossimo Parlamento.  

Riusciremo a fargli approvare nel prossimo Parlamento leggi che regolino e limitino il loro potere come in altri paesi?

Il Servizio televisivo sia pubblico che privato, che è l’unico modo per raggiungere milioni di italiani, in sostanza è di pochi potenti trasversali (rappresentanti delle concentrazioni più influenti) che mantengono immutato il loro potere controllando l’opinione pubblica e condizionandone anche il voto.
Superare il totale ed unico attuale controllo della tv pubblica da parte dei governi e dei partiti.
I cittadini lanciano molto fortemente il messaggio: sono anche le Riforme del cambiamento a poter unire e veramente trasformare la politica.
MoveOn Italia, spingere insieme e dal basso il cambiamento.

Sarà presente una troupe di “Piazza Pulita” di Formigli.
Saviano dovrebbe fare un video appello
Moni Ovadia farà un video appello

Anche Luigi De Magistris dovrebbe fare un video appello.

Nichi Vendola ci ha comunicato l’annuncio che farà nel proporre
che sia la riforma MoveOn – La Rai ai cittadini la riforma Rai di tutto il centrosinistra. Noi speriamo che sia una Riforma riferimento di tutta la politica.
Perchè cambiare le regole avvicinandoci agli altri paesi sul tema indipendenza dell’informazione è una cosa utile per tutti.

Per questa Riforma abbiamo sempre creduto e percorso il cammino unitario della società civile immaginando i politici capaci di far propria una proposta che nei fatti potrebbe sbloccare lo stallo dei partiti sulla grave situazione italiana del servizio pubblico televisivo capendo e accettando loro un grande cambiamento non più rimandabile.
La nostra spinta comune sarà anche su Conflitto di Interessi, Antitrust e una Legge Anticorruzione molto rigorosa.
Stiamo cercando di coinvolgere anche i 5 Stelle sugli obiettivi comuni

Il 18 Ottobre a Piazza Farnese interverrà anche Flavio Lotti
“..non voteremo più nessuno che non accetti di impegnarsi per liberare la Rai e restituirla ai cittadini…
questo è l’impegno che noi ci assumiamo….”
Anche per “l’urlo” di Flavio Lotti abbiamo iniziato questo percorso.
Ecco il video del 2009 a Piazza del Popolo – FNSI
Minuto 4:30
http://www.youtube.com/watch?v=DbPss1hPesc

***


Legge anticorruzione in punti di Scarpinato

– Abbonati Rai. Intervento giornalisti allontanati
– Pensare a Gruppi di lavoro su temi Rai anche da parte dei cittadini
– Campagna europea raccolta firme ICE
– La Rai ai cittadini Corecom in tutti le Regioni (mai più telegiornali regionali a disposizione dei poteri ma controllo dei poteri, anche caso Regione Lazio urla cambiamento) http://www.nonmifermo.it/wp-content/uploads/2012/03/ODG-CoReCom3.pdf
(- Lanciare la sfida anche ai candidati delle primarie e su chi si impegna per queste leggi)

E’ possibile spingere dal basso un cambiamento radicale con Leggi condivise dalla società civile che potrebbero trasformare il sistema italiano alla radice?

Come possono i cittadini avvicinarsi alle Istituzioni in altro modo, proprio durante una situazione così insostenibile di scandali continui e con alle porte le elezioni politiche, se non prendendosi lo spazio per proporre e spingere grandi cambiamenti?

Come ripartire?
Come diventare capaci di spingere dal basso i cambiamenti quasi dettando noi cittadini l’agenda della politica che si ostina a non cambiare?
Come far in modo di “far vincere gli onesti” facendo sentire partecipe la società civile?

Cittadini per il cambiamento dando un esempio di grande unità per un reale e possibile rinnovamento.

Solo con una grande e virtuosa coalizione di grande rinnovamento si può cambiare rotta per aprire una nuova era.

LA IMMUTABILE SITUAZIONE POLITICA ITALIANA (e non solo) CREDIAMO SIA DOVUTA PRINCIPALMENTE A QUESTI QUATTRO MOTIVI:
1) Il Servizio televisivo sia pubblico che privato, che è l’unico modo per raggiungere milioni di italiani, in sostanza è di pochi potenti trasversali (rappresentanti delle concentrazioni più influenti) che mantengono immutato il loro potere controllando l’opinione pubblica e condizionandone anche il voto.
Superare il totale ed unico controllo delle tv pubbliche da parte dei governi e dei partiti
2) Solo una seria legge sul Conflitto di Interessi eliminerebbe anche l’anomalia del primo punto.
3) Solo una seria legge Antitrust eliminerebbe l’anomalia dei primi 2 punti perchè eviterebbe le concentrazioni economiche, trasversalmente radicate, che non permettono merito e concorrenza pulita. Quindi non permettono più risorse economiche, più trasparenza e qualità per tutti e tutto.
4) Tutti i 3 punti precedenti sono quasi inamovibili per la mancanza di una legge forte e chiara contro la corruzione e le spartizioni selvagge: la Legge Scarpinato, per esempio, è ottima.

Incredibilmente in Italia si andrà alle prossime elezioni politiche 2013, ancora una volta, con un’informazione da paese semi democratico. L’unica condizione possibile per noi cittadini però questa volta dovrà essere l’inderogabile impegno da prendere da parte della politica nel far approvare in tempi brevi, non appena sarà costituito il prossimo Parlamento, tre leggi basilari in un sistema democratico:

3 Leggi spinte dai cittadini nel prossimo Parlamento per rendere più libera l’Italia
– Riforma La Rai ai Cittadini, Legge Conflitto di Interessi e Antitrust

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La Riforma “La Rai ai Cittadini”

– 5 punti per garantire un bene pubblico

Perché MoveOn Italia ha scelto come una delle sue missioni prioritarie la tv per i cittadini e una Tv libera di fare da cane da guardia ai poteri?
Perché stiamo capendo che la Tv condiziona le priorità della politica e le scelte dei cittadini, quindi quasi tutto ciò che accade in politica, nel sapere ed in economia.
Prendendo ad esempio i modelli di gestione più avanzati in Europa, ma anche le proposte di riforma della Rai tendenti a garantire qualità e autonomia proponiamo in 5 punti una riforma che assicuri non solo la necessaria efficienza aziendale, ma anche l’assoluta indipendenza editoriale del servizio pubblico.

1. Chiediamo il superamento dell’anomalia per la quale l’azionista del servizio pubblico è il Ministero dell’Economia.

2. Al posto della Commissione parlamentare di Vigilanza, chiediamo la costituzione di un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri dovrebbero essere in maggioranza nominati dalla società civile (11 su 20) e che ogni organismo di nomina e gestione abbia una composizione di genere paritaria (50/50). Gli utenti del servizio pubblico, in quanto veri proprietari di un’azienda che finanziano tramite il canone, eleggono direttamente 6 componenti. Cinque sono nominati da rappresentanti di settore (sindacati, artisti, autori, accademici, fornitori di contenuti). Dei rimanenti 9 membri, 3 verrebbero eletti dagli enti locali (Regioni-conferenza permanente stati regioni, Province-l’Upi e Comuni-Anci) e 6 nominati dal Parlamento.

3. Il Consiglio nomina i vertici della concessionaria del servizio pubblico (il CdA Rai), selezionati mediante concorsi pubblici in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza. Ad esso sono attribuite competenze di indirizzo e vigilanza.

4. Il Consiglio nomina altresì i componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, assicurando, anche in questo caso, i criteri della selezione trasparente, dell’indipendenza e del massimo di qualificazione.

5. Il Consiglio si pone al servizio degli utenti Rai, facilitando modalità interattive di controllo e di valutazione e garantendo ai cittadini un uso consapevole e attivo di tutti i media gestiti dal servizio pubblico.
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Hanno aderito a questo percorso riformatore:
Tana de Zulueta, Moni Ovadia, Loris Mazzetti (“Vieni via con me” – Che tempo che fa”), Giulio Cavalli, Gianni Minà, Ugo Mattei (“Beni Comuni”), Giovanni Valentini, Alessandra Mancuso (portavoce “GIULIA” Giornaliste Unite Libere Autonome), Flavio Lotti (Tavola della Pace), Corrado Guzzanti, Francesca Fornario, Carlo Freccero, Lidia Ravera, Corradino Mineo, Lorella Zanardo (autrice de “Il corpo delle donne”), Sabina Guzzanti, Giulia Innocenzi, Roberto Zaccaria, Udo Gumpel, Giovanni Anversa (RaiTre “Racconti di vita”), Paul Ginsborg, Michele Gambino, Roberto Natale, Massimo Marnetto, Arturo di Corinto, Rossana Casale, Santo Della Volpe, Silvia Bencivelli, Nicola D’Angelo, Guido Scorza, Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Luca Borgomeo, Nino Criscenti, Wolfgang Achtner, Carmine Fotia, Marco Mele (Il Sole 24 Ore), Carlo Tecce (Il Fatto Quotidiano), Vittoria Iacovella, Giuseppe De Marzo (A sud), Fabrizio Federici (Ansa), Sergio Bellucci, Gianni Orlandi, Giulietto Chiesa, Simona Coppini, Federico Lunadei, Grazia Di Michele, Simona Sala (Tg1), Giuliana Sgrena, Antonella Martone, Giovanni Mangano, Lorenzo Marsili (European Alternatives), Carlo Verna, Giuseppe Giulietti, Antonio Turri ( I cittadini contro le mafie e la corruzione), Renato Nicolini, Marino Sinibaldi, Nino Criscenti, Anna Maria Polidori, Michele Conforti, Gian Mario Gillio, Claudio Lazzaro, Massimo Sani, Giuliano Girlando, Leandro Piccioni

Vincenzo Vita, Luigi De Magistris, Claudio Fava, Giuseppe Civati, Carlo Rognoni, Antonello Falomi, Fabio Granata, Sandro Gozi, Furio Colombo,
Giorgio Merlo, Niccolò Rinaldi, Angelo Bonelli, Leoluca Orlando, Flavia Perina
Nichi Vendola, Antonio Di Pietro

Hanno aderito alla Riforma:
Articolo 21, Usigrai, Fnsi, Libera dalle mafie di Don Ciotti, Libertà e Giustizia, A Sud, “GIULIA” Giornaliste Unite Libere Autonome, Rete Viola, Liberacittadinanza, IndigneRai, Il Popolo Viola, TILT, Alternativa, Il Teatro Valle Occupato, Errori di Stampa, Il Comitato del Sole, Libertà e partecipazione, European Alternatives, Il tavolo della Pace, I cittadini contro le mafie e la corruzione, Rivista “Confronti”, La Rete 2018, LogOut lab, magazine women in the city, Gruppo Nazionale della Rete per la rivoluzione Gentile

Sostiene l’iniziativa:
Stefano Rodotà

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Antitrust e Conflitto di Interessi

Congiuntamente e in continuità con il progetto “La RAI ai cittadini”, MoveOn Italia è inoltre impegnata alla definizione delle linee guida per iniziative che incidano sui due ulteriori temi di vitale importanza democratica quali l’antitrust e il conflitto di interessi.
La campagna “La Rai ai cittadini” propone la sua riforma per garantire un bene pubblico – Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione questa riforma non può prescindere da una netta e chiara separazione, definita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media. E’ altresì necessario fissare limiti di concentrazione che un’unica società dei media sia autorizzata a controllare in uno o più mercati rilevanti.

Per garantire la libertà e il pluralismo dell’informazione
è essenziale una netta e chiara separazione, stabilita per legge, tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media.

I cittadini propongono e spingono, le istituzioni e la politica possono diventare aperte
“Questo è il metodo MoveOn, un movimento nato anche per unire le sparpagliate forze democratiche italiane tramite proposte per tutti,
ma il principio che li attraversa tutti è uno solo: quello dei beni comuni.
Un principio ormai acquisito per i 27 milioni di elettori che andarono a votare per i referendum dell’anno scorso.”

Per ulteriori informazioni:

http://moveonitalia.wordpress.com
http://www.facebook.com/events/374645425943503/375167532557959/?notif_t=plan_mall_activity

Fonte:  http://moveonitalia.wordpress.com

12 ottobre 2012

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