La commissione Difesa approva la “Legge Balilla”


Sen. Silvana Amati


La Senatrice Silvana Amati sottolinea: “Il disagio risulta ancora maggiore se si pensa che questa è la seconda volta che si ripropone questo provvedimento in un decreto che probabilmente sarà approvato con la fiducia”.


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La commissione Difesa approva la "Legge Balilla"

Mentre sta per iniziare la seduta nella quale si voterà, quasi certamente con voto di fiducia, questa manovra sbagliata ed ingiusta, nella quale si  riscontrano tagli indiscriminati che colpiranno Regioni, Province e Comuni, e quindi anche lavoratori, piccole imprese, studenti e pensionati, in Commissione Bilancio è stato approvato l'emendamento del Relatore Sen. Antonio Azzolini  riguardante l'Istituzione della mini-naja, che comporterà una spesa di €6.599.720 per il 2010, €5.846.720 per il 2011 e €7.500.000 per il 2012.
Quella che molti chiamano la "Legge Balilla" ovvero l'atto n. 2096 "Disposizione in materia di corsi di formazione per le Forze Armate per i giovani" era già in discussione avanzata in Commissione Difesa e quindi sarebbe stato facile per la maggioranza ottenerne l'approvazione, anche prescindendo dall'opportunità di impegnare risorse in questo campo, in un momento nel quale peraltro vengono ulteriormente tagliate del 10% le risorse per la sicurezza, già ridotte di 3.5 miliardi con la Manovra del 2008 e mentre risultano bloccati i contratti e cancellato l'atteso riordino della carriere.
Il disagio risulta ancora maggiore se si pensa che questa è la seconda volta che si ripropone questo provvedimento in un decreto che probabilmente sarà approvato con la fiducia.
Infatti la maggioranza aveva già tentato l'operazione introducendo l'emendamento nel Milleproroghe per poi ritirarlo, consentendo almeno la discussione in Commissione di un Disegno di Legge attinente al tema.
Non credo sinceramente che in questo momento sia utile questo investimento, e non credo peraltro, che al nostro Paese servano giovani che passino tre settimane delle loro vacanze in corsi, cosiddetti di formazione a carattere tecnico/pratico, con le finalità "di ottenere le conoscenze base" riguardanti, oltre che la difesa dello Stato e l'utilizzo in circostanze di pubblica calamità, anche l'impegno in casi "di straordinaria necessità e urgenza" che certamente andrebbero comunque meglio definiti.
Questi giovani peraltro devono essere fisicamente perfetti, in grado cioè di saltare anche il cerchio di fuoco.
Mancano invece i finanziamenti per la Cooperazione Internazionale e per ogni tipo di formazione alla coscienza civile e democratica che potrebbero essere veramente utili al nostro Paese; si conferma così che questa destra al Governo, oltre ad essere incapace e allo sbando, certamente non ha al primo posto dei suoi interessi la conservazione di uno Stato democratico.

Sen. Silvana Amati

Roma, 13 luglio 2010

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