L’Italia ha smesso di sognare


Articolo 21


"Salvo occuparci delle emergenze non troviamo più alcuno scatto. Non sappiamo più quale società vogliamo costruire". Così ha detto Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, Narni Amelia, nel suo intervento all’assemblea odierna di Articolo21 ad Acquasparta.


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L'Italia ha smesso di sognare

"E' come se l'Italia avesse smesso di sognare. Parliamo tanto di riforme, ma per farne che? Dopo la caduta del Muro di Berlino, la crisi economica, è cambiata la concezione del mondo; e l'Italia in che modo è entrata nel nuovo millennio? Nel modo peggiore, smarrendo se stessa, senza sogni, senza speranze, smarrendo se stessa. Così Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, Narni Amelia, nel suo intervento all'assemblea odierna di Articolo21 ad Acquasparta in cui è stato presentato il libro "In cerca dell'anima" scritto a quattro mani con il direttore Rai Cinema Franco Scaglia.

"Viviamo una condizione di rassegnazione, di inerzia a voler cambiare il mondo. Una malattia sottile" afferma il vescovo Paglia. "Salvo occuparci delle emergenze non troviamo piu alcuno scatto. Non sappiamo più quale società vogliamo costruire. Non capiamo più che l'identità di questo paese o è plurima o non è, e che se oggi gli stranieri facessero sciopero l'Italia si fermerebbe… A Rosarno è emerso il peggio dell'Italia, il razzismo. Abbiamo toccato con mano la debolezza della società. Una donna di 80 anni che quotidianamente faceva colazione per 800 immigrati. Le hanno distrutto tutti i tavolini… Rosarno è l'emblema di questa perdita di energia vitale che dovrebbe continuare ad essere ritessuta per un società giusta e plurale". 


"Far credere che il dramma delle tante famiglie dell'Aquila e dei tanti borghi della provincia distrutti dal terremoto del 6 aprile sia risolto è profondamente sbagliato e demotivante". E' la conclusione dell'intervento di questa mattina di Stefania Pezzopane, presidente della provincia dell'Aquila  all'Assemblea nazionale dell'Associazione di Articolo21 in svolgimento ad Acquasparta. La Presidente della Provincia dell'Aquila snocciola numeri sulla riscostruzione evidenziando la parzialità dei dati che ogni giorno vengono trasmessi dalla maggior parte dei media nazionali. "Evidenziare la riaperura di una bottega nel centro storico, dello svolgimento di una funzione religiosa in una delle chiese della città o fare  vedere le strutture assegnate a famiglie che per molti mesi sono stati nelle tende – evidenzia la Pezzopane – significa dare una visione parziale, molto parziale, della realtà" . E ancora "Ci sono giovani coppie che, coraggiosamente e con una intenzione di lanciare un segnale di speranza per il futuro, hanno fatto nascere i loro figli nell'Aquila distrutta: tra mille disagi. A questi bambini dobbiamo dare la possibilità di crescere dignitosamente nella loro Città, nei loro boghi". Stefania Pezzopane lancia un appello ai direttori delle testate giornalisteiche italiane affinchè non sia abbassata l'attenzione  sulla ricostruzione in Abruzzo. "La Costituzione?" per il Presidente della provincia dell'Aquila – è come una bella donna di 60 anni che non abbisogna di lifting particolari. Anzi: la Costituzione italiana  può essere ammodernata senza stravolgerne i contenuti espressione di un Paese democratico e spesso violata con disinvoltura da chi dovrebbe rispettarne i principi".

Fonte: articolo21.info
23 Gennaio 2010

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