L’Italia fra 20 anni? Più vecchia e con il Sud destinato a spopolarsi


Redattore Sociale


Un’Italia che invecchia, mentre cresce il divario tra Nord e Sud:la fotografia scattata dal Censis nell’ambito dell’iniziativa “Un mese sociale”.


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L'Italia fra 20 anni? Più vecchia e con il Sud destinato a spopolarsi

Un'Italia con sempre meno giovani, e un divario crescente fra Nord e Sud, con quest'ultimo destinato a perdere abitanti, a spopolarsi. È questa la fotografia scattata dal Censis che, nell'ambito dell'iniziativa 'Un mese sociale', quest'anno, ha immaginato come sara' il nostro paese fra vent'anni. Ecco alcuni dati:

– UN PAESE CON I CAPELLI BIANCHI: Nel nostro paese, fra venti anni, ci saranno piu' di un milione di giovani in meno. Quelli 18-34 anni diminuiranno con un forte calo nel prossimo decennio (passeranno dai 12 milioni 26 mila del 2010 ai 10 milioni 836 mila del 2020, -9,9%), che tendera' ad attenuarsi successivamente, fino ai 10 milioni 791 mila del 2030 (-10,3% nell'intero periodo 2010-2030, cioe' 1 milione 235 mila in meno). I giovani passeranno quindi da una quota del 20% della popolazione complessiva al 17,4%. I bambini di 0-14 anni passeranno dal 14% di oggi al 12,9%. Al contempo gli over 65 anni aumenteranno dagli attuali 12 milioni 216 mila a 16 milioni 441 mila nel 2030 (+34,6%). Saranno, percio', il 26,5% della popolazione.

Gli over 80 anni aumenteranno di 1 milione 940 mila (+55,2% nel periodo 2010-2030) arrivando a 5 milioni 452 mila, saranno l'8,8% della popolazione complessiva (oggi sono il 5,8%). Si allunghera', poi, la vita media di quasi due mesi in piu' all'anno per i prossimi vent'anni, fino a 82,2 anni per gli uomini e 87,5 anni per le donne nel 2030. L'eta' media di un italiano sara' passata da 40,9 anni nel 2000 a 47 anni nel 2030. Le donne, poi, partoriranno sempre piu' tardi: l'eta' media sara' 32,1 anni nel 2020, 32,6 anni nel 2030.

Seguono i dati dello studio del Censis:

– ITALIA LA PIÙ 'VECCHIA' D'EUROPA: L'Italia, infine, restera' un grande Paese, ma le differenze sul piano demografico con i principali Paesi europei tenderanno in molti casi ad accentuarsi. Francia e Regno Unito continueranno ad aumentare la loro popolazione e il divario con il nostro paese mentre la Spagna accorcera' le distanze. Solo rispetto alla Germania la differenza di popolazione (oggi i tedeschi sono il 36,9% in piu' degli italiani) diminuira' al 29,6% a causa di una tendenziale riduzione della popolazione tedesca.

Nel confronto europeo, gli italiani continueranno a essere i piu' vecchi: nel 2030 la quota di anziani (65 anni e oltre) nel Regno Unito sara' limitata al 20,5%, al 22,1% in Spagna, al 23,2% in Francia. Mentre in Europa la quota dei giovani (18-34 anni) sara' superiore a quella italiana di diversi punti percentuali: 20,8% nel Regno Unito, 20,3% in Francia, 19% in Spagna.

– PIÙ DIVARIO TRA NORD E SUD: Nel 2030 la popolazione residente in Italia sara' di 62 milioni 129 mila persone, il 3,2% in piu' rispetto a oggi. Ma mentre gli abitanti delle regioni del Sud diminuiranno (-4,3%), saranno i residenti nel Centro-Nord ad aumentare in modo consistente (+7,1%) per effetto dell'immigrazione.

Fonte: Redattore sociale 

03 giugno 2010

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