L’economia “verde” nella giornata mondiale dell’ambiente


Misna


Una “soluzione” alla crisi, non solo ambientale, ma anche economica e sociale che l’Onu promuove in questa giornata scegliendo come paese ospite delle celebrazioni proprio il Brasile che ospiterà a breve Rio+20.


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L'economia "verde" nella giornata mondiale dell'ambiente

“Green economy (economia verde): tu ne fai parte?”: è questo il tema della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebra oggi con iniziative di segno opposto a meno di due settimane dall’attesa Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (anche detta Rio+20) in programma a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno.

Il Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep) considera la “green economy” uno strumento imprescindibile per migliorare il benessere dell’umanità e avanzare verso l’equità sociale, riducendo al contempo rischi e limiti ecologici. “Parlando in termini pratici, è ‘green’ quell’economia la cui crescita, in profitti e occupazione, è guidata da investimenti pubblici e privati che riducono le emissioni di carbonio e l’inquinamento, aumentano l’efficienza energetica e delle risorse e prevengono la perdita di biodiversità (…) Investimenti che devono essere canalizzati e supportati da una spesa pubblica mirata, da riforme politiche e da un cambiamenti regolamentati”.

Una “soluzione” alla crisi, non solo ambientale, ma anche economica e sociale che l’Onu promuove in questa giornata scegliendo come paese ospite delle celebrazioni proprio il Brasile che ospiterà a breve Rio+20, a 20 anni dal Vertice della Terra del 1992, quando fu per la prima volta tracciata “una road-map per lo sviluppo sostenibile”. Un paese, la sesta economia mondiale, “all’avanguardia nella costruzione di un’economia che comprende il riciclaggio e le energie rinnovabili e la generazione di posti di lavoro verdi”.

Ma proprio dal Brasile si leverà oggi anche la voce delle organizzazioni sociali che si battono “contro il capitalismo e in difesa della giustizia ambientale e sociale”, in una giornata di mobilitazione globale per dire “No alla green economy” con iniziative in oltre 70 paesi, promossa dal comitato organizzatore del Vertice dei Popoli (Cúpula dos Povos) che, in concomitanza con Rio+20, riunirà negli stessi giorni nella metropoli carioca migliaia di esperti e attivisti .

“Il sistema di produzione e consumo attuale, rappresentato dalle grandi corporation, i mercati finanziari e i governi che garantiscono il loro mantenimento, produce e aggrava il riscaldamento globale e la crisi climatica, la fame, la denutrizione, la perdita dei boschi, della biodiversità e della diversità socioculturale, la contaminazione chimica, la scarsità di acqua potabile, l’aumento della desertificazione, l’acidificazione dei mari, l’accaparramento delle terre e la mercificazione di tutti gli aspetti della vita, nelle città e nelle campagne” afferma il gruppo di coordinamento internazionale del Vertice dei Popoli.

“Nulla nell’economia verde – sottolineano in un rapporto i promotori del summit ‘alternativo’ – mette in questione o sostituisce l’economia basata sull’estrattivismo e i combustibili fossili né i suoi modelli di consumo e produzione industriale, ma amplia l’economia che sfrutta la gente e l’ambiente in nuovi ambiti, alimentando il mito che sia possibile una crescita economica infinita”.

Fonte: www.misna.it
5 Giugno 2012

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